Stasera in tv torna l’appuntamento con “Report”
“Vino connection” e altre inchieste
La puntata di “Report” – in onda domenica 17 dicembre alle 20.55 su Rai 3 e su RaiPlay – comincia con “Vino connection”, di Emanuele Bellano con la collaborazione di Chiara D’Ambros e Roberto Persia. I vini italiani si dividono in Docg, Doc, Igp e vino da tavola. Quanto più sono in alto in questa classificazione a piramide, tanto più stringenti saranno le regole che i produttori devono rispettare per produrli. Ogni tipologia di vino a denominazione è regolata da un disciplinare che fissa le caratteristiche che le uve devono avere, come devono essere coltivate e cosa è possibile fare e cosa no durante la vinificazione. Esiste però un grande numero di pratiche enologiche che permettono di migliorare i parametri di uve scadenti fino a farli rientrare in quelli previsti dalla norma e alla fine venderli anche come vini a denominazione. Proprio per questo produttori senza scrupoli acquistano sul mercato mosti e uve di bassa qualità o addirittura uve da tavola che costano molto meno, le sistemano artificialmente e poi le imbottigliano come vino.
Il settore è controllato dalla Repressione Frodi del ministero dell’Agricoltura. Ma i controlli non sempre sono come dovrebbero essere: l’intreccio tra politica, grande industria del vino e dirigenti della Repressione Frodi può distorcere il meccanismo di controllo al punto da usare le indagini giudiziarie come un mezzo per colpire produttori scomodi. Si passa poi a una storia di terre, palazzi e consulenze ai danni di una delle città più belle del mondo: “C’era un cinese a Venezia” di Walter Molino e Andrea Tornago.
Brugnaro, sindaco di Venezia dal 2015 e proprietario di LB Holding, una rete di imprese che nel 2022 ha fatturato 1 miliardo di euro, per far fronte al suo conflitto di interessi, annuncia di aver affidato la gestione delle sue aziende a un fiduciario, l’avvocato Sacks.