Stasera in tv torna l’appuntamento con RAInchieste
La “Salute sotto inchiesta” di Ugo Zatterin
Dopo “La donna che lavora”, e “Viaggio nell’Italia” che cambia, Zatterin ripropone un’indagine a metà strada tra lo stile giornalistico e l’attitudine sociologica e punta i riflettori della sua inchiesta sull’incapacità dell’uomo moderno di adattarsi al mondo sempre più meccanizzato e frenetico. Basti pensare che la prima puntata dell’inchiesta viene intitolata Il cosiddetto logorio, che ricorda tanto il claim di una pubblicità in cui l’attore Ernesto Calindri, al centro di un trafficatissimo incrocio cittadino, stigmatizzava il logorio della vita moderna. Al logorio si accompagna l’aumento progressivo della vita media che già nel 1966 portava Zatterin a proporre un ragionamento quanto mai attuale: in una società che vive così a lungo, le necessità legate all’età, così come le problematiche, diventano una delle questioni al centro del dibattito della spesa pubblica. Altro tema dell’inchiesta di Zatterin è il doping, a cui arriva parlando del crescente abuso dei farmaci come tendenza generalizzata nella popolazione. L’argomento della quinta puntata dell’inchiesta è infatti il cosiddetto ‘surrogato’. La lente d’ingrandimento viene puntata sull’uso massiccio del derivato chimico in sostituzione dei prodotti naturali, sia per quanto riguarda gli oggetti di uso quotidiano, sia per la preziosa salute pubblica.