Tutti ne parlano come di un farmaco miracoloso che promette di curare il diabete e l’obesità: si chiama “Ozempic” e la sua molecola miracolosa semaglutide. A “
Petrolio”, in onda lunedì 22 luglio alle 23.10 su Rai 3 si approfondisce l’argomento con un’inchiesta sul farmaco brevettato dall’azienda danese Novo Nordisk e ormai diffuso in tutto il mondo. Un successo planetario senza precedenti che ha permesso alla Novo Nordisk fatturati da capogiro che superano e non di poco il Pil dell’intera Danimarca. Il farmaco miracoloso viene però spesso prescritto e utilizzato anche da chi non soffre di diabete di tipo 2 o di obesità. Dai divi di Hollywood alla gente comune “Ozempic” è diventato virale anche per chi vuole perdere i pochi chili di troppo ed è disposto a tutto pur di ottenerlo. Si tratta di una vera e propria corsa all’accaparramento della panacea dei mali della società del benessere: senza diete e neppure esercizio fisico il grasso svanisce e i chili scendono. Ma quali sono i risvolti umani, sanitari e finanziari di questo farmaco? E gli effetti collaterali ancora sconosciuti?
L’Ozempic fa parte della famiglia degli Agonisti GLP-1, farmaci che mimano l’azione di un ormone naturale, il “glucagon-like peptide-1” (indicato con la sigla GLP-1). Questi farmaci nascono con un impiego specifico: il trattamento deldiabete di tipo 2. Il loro meccanismo d’azione prevede infatti un aumento della produzione di insulina, l’ormone che abbassa il livello di zucchero nel sangue. Inoltre questi farmaci riducono la secrezione di glucagone, l’ormone che aumenta la glicogenolisi, cioè il rilascio di carboidrati che sono immagazzinati nel fegato. Permettono così di tenere sotto controllo la glicemia.
L’impiego di questi farmaci anti-diabete anche per la perdita di peso nasce dal fatto che essi, imitando il comportamento dell’ormone GLP-1, hanno inoltre la capacità di rallentare lo svuotamento gastrico.