Nel 1967 il “golpe dei colonnelli” instaura in Grecia una dittatura militare. Presto l’uomo forte del regime diventa Giorgio Papadopoulos, che reprime duramente qualunque forma di opposizione. Alessandro Panagulis è un ufficiale che decide di disertare perché considera un tradimento servire l’esercito di una dittatura. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Mauro Canali a “
Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda sabato 16 novembre alle 20.30 su Rai Storia. Nell’anniversario della caduta del regime (17.11.1974), Panagulis entra in clandestinità e organizza un attentato a Papadopoulos, che però fallisce. Viene arrestato e sottoposto a indicibili torture; è processato e condannato a morte; la pena viene sospesa e lui viene sepolto per cinque anni in una cella minuscola. Ma Panagulis non si piega, affronta i suoi aguzzini in modo spavaldo. Per la Grecia è il simbolo della Resistenza, e in tutto il mondo si manifesta per lui. Nel 1973 il regime, ormai al tramonto, lo libera in seguito a un’amnistia. Panagulis conosce Oriana Fallaci, con cui inizia una relazione intensa e tormentata. Tornata la democrazia si presenta alle elezioni ed entra in parlamento, dove conduce una lotta contro i politici collusi col vecchio regime. Forse è quest’ultima battaglia a condurlo alla morte, il 1° maggio 1976, in un misterioso incidente stradale da molti interpretato come un omicidio politico.
Secondo gli accordi di Jalta, l’influenza politica nella penisola spettava per il 70% al Regno Unito (in accordo con gli Stati Uniti) e per il restante 30% ai sovietici (mentre nelle restanti nazioni europee c’era una chiara dominanza dell’una o dell’altra parte).
Data tale convivenza di interessi e la mancanza di una casa reale autorevole, gruppi cospiratori di destra e di sinistra fomentarono le tensioni sociali già esistenti, che sfociarono inizialmente nella guerra civile greca combattuta dal 1945 al 1949.
Appuntamento assolutamente imperdibile.