Stasera in tv torna l’appuntamento con Passato e Presente
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Stasera in tv torna l’appuntamento con Passato e Presente

Grande Guerra: il re e il generale Diaz

Stasera in tv torna l’appuntamento con Passato e Presente
Dopo la disfatta di Caporetto del 24 ottobre 1917 e il conseguente sbandamento delle truppe italiane, due personaggi occupano la scena: Vittorio Emanuele III, il re soldato, e il generale Armando Diaz, il duca della vittoria, chiamato dal sovrano l’8 novembre 1917 a sostituire il generale Luigi Cadorna come Capo di Stato Maggiore dell’esercito italiano. Due personaggi raccontati dal professor Marco Mondini ospite di Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda sabato 9 novembre alle 20.30 su Rai Storia. Nel momento peggiore del conflitto, in un clima di sfiducia e di diffidenza da parte degli alleati sulla determinazione dell’Italia a resistere e a riscattarsi dalla terribile sconfitta, il re soldato e il generale Diaz sapranno riportare l’esercito italiano sulla strada giusta, fino alla liberazione di Trento e Trieste e alla conclusione vittoriosa del conflitto.

Ha detto Diaz: “Non mi faccio illusioni su me stesso,ma posso dire di avere avuto un merito: quello di equilibrare le forze e gli ingegni altrui, di far regnare la calma fra i miei generali e la fiducia fra le mie truppe. Sento che questa è la mia caratteristica.”

“Non un uomo ha vinto, ma un popolo.”
“Assumo la carica di Capo di stato maggiore dell’esercito. Conto sulla fede e sull’abnegazione di tutti.” “L’arma che sono chiamato a impugnare è spuntata: bisognerà presto rifarla pungente: la rifaremo.”
“Ricordo che la importante funzione del comando è la concessione delle ricompense che deve essere più equa che abbondante. Curarne la ripartizione fra ufficiali e truppa in modo che la proporzione non sia troppo a favore dei primi. ”
Al termine della guerra Diaz divenne senatore, e nel 1921 venne insignito del titolo di Duca della Vittoria. Nel primo governo Mussolini, su precisa condizione del re Vittorio Emanuele III.

Un appuntamento importante, atteso, assolutamente da non perdere.

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