Stasera in tv torna l’appuntamento con Passato e Presente
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Stasera in tv torna l’appuntamento con Passato e Presente

Paolo Caccia Dominioni. Dovere e onore

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Ingegnere, architetto, soldato che ha combattuto in tre guerre: la Grande guerra, quella di Etiopia e poi la Seconda guerra mondiale, sul fronte del Nord Africa, che gli valse la medaglia d’oro al valor militare. E’ Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo, classe 1896, raccontato dal professor Marco Mondini e da Paolo Mieli a “Passato e Presente” in onda domenica 28 luglio alle 20.30 su Rai Storia. Scrittore, disegnatore, uomo tenace e fedele ai suoi soldati, soprattutto a quelli morti in battaglia. Tra gli anni ’50 e gli anni ’60, per 14 anni, dedica la sua vita a recuperare i corpi dei compagni caduti, dispersi nel deserto egiziano.

Nel 2002, in occasione del 60º anniversario della battaglia di El Alamein, il Presidente della Repubblica ha concesso al tenente colonnello Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo la Medaglia d’Oro al Merito dell’Esercito “alla memoria”.

Un cinegiornale propagandistico d’epoca dell’Istituto Luce ci mostra il 31º Guastatori in azione, con effetto assai realistico: il Maggiore Caccia Dominioni sembra prestarsi volentieri alle riprese e lo si può osservare dare istruzioni ai suoi uomini con in testa il suo amatissimo cappello alpino.

Così scrisse di sé stesso: «Paolo Caccia Dominioni, conte e barone, 14º Signore di Sillavengo, è nato a Nerviano, in provincia di Milano, il 14 maggio 1896, figlio di Carlo, Regio Ministro Plenipotenziario, e di Bianca, dei Marchesi Cusani Confalonieri, entrambi milanesi di Milano.»

Conosciuta a El Alamein, sposò Elena Sciolette (Torino 1931 – Milano 2003) all’età di sessantadue anni nel 1958 ed ebbe due figlie, Bianca (1958) e Anna (1963) abitando nelle sue residenze di Savogna d’Isonzo, Leuca e Nerviano.

Paolo Caccia Dominioni ha ispirato con i suoi disegni e i suoi libri Hugo Pratt.

Dominioni parlava correntemente tedesco, francese, inglese, arabo, continuò la sua attività di progettista e scrittore anche in tarda età fino alla morte, sopraggiunta all’ospedale militare del Celio all’età di 96 anni nel 1992.

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