Stasera in tv torna l’appuntamento con Passato e Presente
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Stasera in tv torna l’appuntamento con Passato e Presente

Don Puglisi, un prete contro la mafia

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Nel settembre del 1990, l’arcivescovo di Palermo, Salvatore Pappalardo, nomina Don Giuseppe Puglisi parroco della piccola chiesa di San Gaetano a Brancaccio, quartiere periferico di Palermo. Qualcuno storce la bocca perché don Pino, che si è occupato soprattutto di pastorale giovanile, non sembra avere il profilo giusto per operare in una zona ad alta densità mafiosa. E invece gli bastano tre anni per sconvolgere la vita del quartiere e dell’intera città. Poi, proprio per il suo impegno, la mafia decide di fermarlo, e per la prima volta Cosa nostra colpisce un uomo di chiesa. Un personaggio ricordato e raccontato da Paolo Mieli e dal professor Alberto Melloni a “Passato e Presente”, in onda domenica 7 luglio alle 20.30 su Rai Storia. Don Giuseppe Puglisi è ricordato ogni anno il 21 marzo nella Giornata della Memoria e dell’Impegno di Libera, la rete di associazioni contro le mafie, che in questa data legge il lungo elenco dei nomi delle vittime di mafia e fenomeni mafiosi. I Gang gli hanno dedicato la canzone, Il testimone, contenuta nell’album Fuori dal controllo. Il 15 settembre 1999 l’allora arcivescovo di Palermo, il cardinale Salvatore De Giorgi, aprì ufficialmente la causa di beatificazione proclamandolo Servo di Dio.
Il 15 settembre 2003, per la commemorazione del decimo anniversario del martirio di don Pino Puglisi, le poste italiane hanno concesso due annulli speciali all’ufficio postale di Godrano e all’ufficio postale Palermo 48. Quest’ultimo porta il ricordo del centro Padre Nostro, mentre quello godranese riporta la frase “Sì, ma verso dove?“, motto preferito da padre Pino[19]. A don Pino sono intitolate diverse scuole, una delle quali a Palermo, e il premio letterario “Ricordare Padre Pino Puglisi” istituito nel 2011 dal Centro Padre Nostro fondato da don Pino Puglisi il 16 luglio 1991.Il 28 giugno 2012 papa Benedetto XVI, durante un’udienza con il cardinale Angelo Amato.

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