Stasera in tv torna l'appuntamento con Passato e Presente
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Stasera in tv torna l’appuntamento con Passato e Presente

Roma capitale

Stasera in tv torna l'appuntamento con Passato e Presente

Il 3 febbraio 1871 il Parlamento del Regno d’Italia, riunito a Palazzo Vecchio, a Firenze, decreta il trasferimento della capitale a Roma, da poco tempo sottratta al potere temporale del Papa Pio IX. Inizia così un percorso lungo e complesso per adeguare la città, rimasta immutata per secoli, al nuovo compito che la attende. Una trasformazione che riguarda non solo la struttura amministrativa dello Stato, ma anche le infrastrutture della città. A “Passato e Presente”, in onda sabato 3 febbraio alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e il professor Lucio Villari propongono un viaggio a ritroso attraverso i mutamenti politici e urbanistici di Roma capitale. La trasformazione della città in capitale del Regno, infatti, riguarda non solo la struttura amministrativa dello Stato, ma anche le infrastrutture della città.

L’attacco a Roma fu portato su diversi punti. Il cannoneggiamento delle mura iniziò alle 5 di mattina del 20 settembre. Pio IX aveva minacciato di scomunicare chiunque avesse comandato di aprire il fuoco sulla città. La minaccia non sarebbe stata un valido deterrente per l’attacco, comunque l’ordine di cannoneggiamento non giunse da Cadorna bensì dal capitano Giacomo Segre, comandante della 5ª batteria del IX° Reggimento che, ebreo, non sarebbe incorso in alcuna scomunica. Il primo punto a essere bombardato fu Porta San Giovanni, seguito dai Tre Archi di Porta San Lorenzo e da Porta Maggiore. Iniziarono i bombardamenti anche sul “vero fronte”, quello compreso tra Porta Salaria e Porta Pia. Furono le batterie 2ª (capitano Buttafuochi) e 8ª (capitano Malpassuti) del 7º Reggimento di artiglieria di Pisa ad aprire il fuoco alle 5:10 su Porta Pia.

Poco dopo le ore 9 iniziò ad aprirsi una vasta breccia a una cinquantina di metri alla sinistra di Porta Pia. I comandanti d’artiglieria ordinarono di concentrare gli sforzi proprio in quel punto (erano le 9:35). Dopo dieci minuti d’intenso fuoco, la breccia era abbastanza vasta.

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