Stasera in tv torna l'appuntamento con Passato e Presente
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Stasera in tv torna l’appuntamento con Passato e Presente

Il Teatro alla Scala di Milano

Stasera in tv torna l'appuntamento con Passato e Presente

Progettato e costruito a tempo di record alla fine del ‘700, per volere dell’imperatrice d’Austria Maria Teresa, il Teatro alla Scala, così chiamato perché sorto nell’area dell’ex chiesa di Santa Maria alla Scala, è stato molto più che il tempio del bel canto. Ne parlano Paolo Mieli e la professoressa Carlotta Sorba a “Passato e Presente”, in onda domenica 31 dicembre alle 20.30 su Rai Storia. Nel corso dei suoi due secoli e mezzo di attività, è stata la più importante istituzione culturale del paese. Sul palco non si sono alternate solo le più importanti opere italiane, ma è andata in scena anche la storia d’Italia, dalle battaglie per il Risorgimento all’antifascismo, dalla ricostruzione dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale alla contestazione contro i privilegi dei più ricchi.

Al momento della ricostruzione della sala dopo il bombardamento, fu allestito all’interno del Casino Reale, su progetto di Piero Portaluppi e Marcello Zavellani Rossi, un teatro con capienza di circa seicento persone, la “Piccola Scala”. L’accesso era da via Filodrammatici e il palcoscenico si trovava accanto a quello del teatro principale, in modo che, eliminando tutti i fondali, da una sala si poteva vedere l’altra. Questo teatro minore, inaugurato nel 1955, fu dedicato al repertorio più antico, e in generale a tutte quelle opere che richiedevano meno spazio e impegnavano un organico ridotto.

La sala fu dedicata ad Arturo Toscanini in occasione dei venticinque anni dalla scomparsa, il 16 gennaio 1982.

A causa della drastica diminuzione della capienza, da 600 a 350 spettatori, imposta dalle nuove normative, e della conseguente difficoltà nel coprire le spese a fronte di un ridotto pubblico pagante, la stagione lirica fu però interrotta poco dopo, nell’ottobre 1983. La sala fu in seguito destinata a magazzino e definitivamente distrutta per far spazio al nuovo palcoscenico del teatro maggiore negli anni 2000.

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