Stasera in tv torna l’appuntamento con Nel secolo breve
1943, la Repubblica di Salò
La Repubblica di Salò è al centro dell’appuntamento con “Nel secolo breve”, la serie di Rai Cultura con Emanuela Lucchetti, introdotta e commentata dal professor Alessandro Barbero, in onda venerdì 12 dicembre alle 21.10 su Rai Storia. La Repubblica Sociale Italiana sorge il 23 settembre 1943 per volontà di Hitler dopo l’armistizio e la liberazione di Mussolini al Gran Sasso. È uno dei momenti più tragici della storia italiana, in un Paese divenuto teatro di guerra tra gli Alleati e la Resistenza antifascista da un lato, e l’esercito nazista e le milizie fasciste dall’altro. Il racconto è ambientato direttamente nei luoghi che ne furono teatro.
La Repubblica Sociale Italiana, è da taluni conosciuta come Repubblica di Salò in quanto a Salò (BS) aveva sede l’Agenzia di stampa Stefani, la quale emetteva in esclusiva notizie stampa e comunicati della RSI. Ognuno di tali documenti iniziava con luogo (Salò) e data.
La RSI, riconosciuta principalmente solo dai paesi alleati all’Asse e priva di un impianto giuridico-costituzionale ufficiale, è stata considerata uno Stato fantoccio da gran parte della storiografia e dalla prevalente dottrina in materia di diritto internazionale; tuttavia alcuni storici e giuristi le hanno attribuito un qualche grado di sovranità. Lo stesso Mussolini era comunque consapevole che i tedeschi considerassero il suo regime alla stregua di uno Stato fantoccio. L’attuale ordinamento italiano non le riconosce alcuna legittimità; infatti, nel decreto legislativo luogotenenziale 5 ottobre 1944, n. 249 sull'”Assetto della legislazione nei territori liberati” essa è definita «sedicente governo della repubblica sociale italiana».
La strutturazione giuridico-istituzionale della RSI sarebbe dovuta essere demandata a un’assemblea costituente, come richiesto dal congresso del Partito Fascista Repubblicano (14-16 novembre 1943). Si sarebbe dovuta instaurare una «repubblica sociale» in linea con i principi programmatici, a cominciare dalla «socializzazione delle imprese», tracciati nel documento noto come Manifesto di Verona.
Appuntamento assolutamente da non perdere.