Nata a Roma nel 1942 nel celebre quartiere popolare di Testaccio, Gabriella Ferri è stata una delle più celebri e amate voci italiane, dagli anni ’60 in poi. A lei – diventata nell’immaginario collettivo, accanto al suo mito Anna Magnani, un’icona della romanità femminile – Rai Cultura dedica a pochi giorni dal 20° anniversario della morte, lo speciale di Pierluigi Castellano, in onda venerdì 29 marzo alle 22.10 su Rai Storia per il ciclo “
Italiani”. Agli esordi la Ferri si specializza nel folk romano, per poi diventare cantante e interprete a tutto tondo, ma parallelamente anche attrice di varietà: ricordiamo le sue performance presso il locale romano “Il Bagaglino”, e poi anche per noti programmi televisivi della Rai, quali “Dove sta Zazà” e “Mazzabubú”, con testi e regia teatrale di Mario Castellacci, Pier Francesco Pingitore e Antonello Falqui, e con regia televisiva di Antonello Falqui. Negli anni ’70 conosce un successo discografico poco alla volta travolgente in Italia, ma anche in Sud America. Scompare precocemente nel 2004.
Dopo gli anni passati a Milano, Gabriella Ferri torna a Roma alla fine del 1966, e approda al Bagaglino di Roma, di cui diventa la cantante ufficiale; qui conosce Piero Pintucci, che diventerà un suo collaboratore musicale abituale, e incide un 45 giri nel 1968 per la ARC, È scesa ormai la sera, che in Italia non ha un grosso riscontro commerciale.
Il lato B di questo singolo, Ti regalo gli occhi miei, raggiunge i vertici delle classifiche in Sudamerica e la cantante lo incide in lingua spagnola con il titolo Te regalo mis ojos, e ottiene altrettanti successi di vendite. La cantante intraprende così un tour nei paesi sudamericani con strepitoso successo, per poi tornare a esibirsi al Bagaglino con Enrico Montesano.
In questo periodo conosce il diplomatico Giancarlo Riccio, che sposa il 20 giugno del 1967. Si trasferisce a Kinshasa, capitale del Congo.