Stasera in tv torna l’appuntamento con Italiani
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Stasera in tv torna l’appuntamento con Italiani

Nino Manfredi 

Stasera in tv torna l’appuntamento con Italiani

La vita e la carriera di Saturnino Manfredi, in arte Nino, attraverso le sue interviste televisive e le testimonianze di figli e collaboratori. Le ripercorre lo speciale di “Italiani”, riproposto in occasione dell’anniversario della nascita, venerdì 22 marzo alle 22.10 su Rai Storia con l’introduzione di Paolo Mieli. Lo Speciale offre uno sguardo inedito sulla formazione di Manfredi come attore. Si parte dall’Accademia d’arte drammatica – nei cruciali anni del 1944-46, sotto la guida del maestro Orazio Costa – per passare alla parte televisiva della sua carriera, che fu il volano verso la popolarità cinematografica, dopo aver inventato il “barista di Ceccano” nella celebre edizione del 1959 di “Canzonissima”.  E torna a essere un volto televisivo nell’ultimo decennio della sua attività (1993-2003), come protagonista di fiction di grande successo.

Per accontentare la famiglia nell’ottobre del 1941 si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza, ma già nello stesso anno dimostrò interesse e una propensione per il palcoscenico, esordendo come presentatore e attore nel teatrino della parrocchia della Natività, in via Gallia. Dopo l’8 settembre 1943, per evitare l’arruolamento, si rifugiò per un anno con il fratello in montagna, sopra Cassino; rientrato a Roma nel 1944 riprese gli studi universitarie, contemporaneamente, si iscrisse all’Accademia nazionale d’arte drammatica.

Si laureò nell’ottobre del 1945 con una tesi in diritto penale (92 punti su 110), ma non eserciterà mai la professione, e nel giugno del 1947 si diplomò all’accademia; nell’autunno dello stesso anno fece i suoi esordi al Teatro Piccolo di Roma, sotto la direzione del suo maestro Orazio Costa, nella compagnia Maltagliati-Gassman, affiancato da Tino Buazzelli, recitando in testi perlopiù drammatici, in molti casi allestiti in prima assoluta per l’Italia, come Liliom di Ferenc Molnár, L’aquila a due teste di Jean Cocteau, Casa Monestier di Denis Amiel, Erano tutti miei figli di Arthur Miller e Scontro nella nottedi Eugene O’Neill.

Un appuntamento davvero imperdibile.

 

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