Stasera in tv torna l’appuntamento con Inferno sotto i mari
Missione Royal Navy
Settembre 1939. Dopo essere stato artefice del primo affondamento tramite U-Boot della Seconda guerra mondiale, il comandante tedesco Gunther Prien viene improvvisamente richiamato dal suo servizio di pattugliamento e gli viene offerta una missione segreta per colpire la Royal Navy nel suo porto di Scapa Flow. La missione incontra molti ostacoli, ma è un successo. Lo racconta “Missione Royal Navy”, in onda venerdì 19 gennaio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Inferno nei mari”. A introdurre la puntata, lo storico militare Francesco Zampieri.
L’U-47 divenne famoso in seguito alla sua seconda missione di guerra: il 14 ottobre 1939, sotto il comando di Günther Prien, penetrato nella base navale della Royal Navy di Scapa Flow, riuscì ad affondare la corazzata inglese HMS Royal Oak. Dopo questo successo condusse altre otto missioni di guerra, rimanendo in mare per 238 giorni e affondando 30 navi mercantili (per un tonnellaggio complessivo di 193.808 t) e danneggiandone altre otto.
Partito per la decima missione di guerra il 20 febbraio 1941, scomparve senza lasciare alcuna traccia il 7 marzo successivo nella zona del Rockall Bank, un’area in pieno oceano tra Irlanda e Islanda, e non rientrò alla base. Per molti anni si è creduto che l’U-47 fosse stato affondato dal cacciatorpediniere britannico HMS Wolverine, ad ovest dell’Irlanda; tuttavia, analizzando le fonti d’archivio, è risultato che questo cacciatorpediniere in realtà attaccò un altro sommergibile tedesco, l’U-A. Mancando quindi una spiegazione accertata riguardo alla sorte dell’U-47 e dei suoi 45 membri d’equipaggio, sono state formulate molte ipotesi: mine sottomarine, problemi meccanici, o fuoco amico, sono solo alcune delle possibili cause dell’affondamento di questo sommergibile.
Prien fu nominato, il 17 dicembre 1938, comandante di uno dei nuovi sommergibili di Tipo VIIB, l’U-47, ed il 1º febbraio ulteriormente promosso Kapitänleutnant; all’inizio del conflitto si trovava già in navigazione. Il 4 settembre 1939 affondò in posizione 45° 29′ N – 9° 45′ W il piccolo cargo inglese Bosnia.