Stasera in tv torna l’appuntamento con Illuminate
Suso Cecchi D’Amico
A “Illuminate“, la docu-serie prodotta da Anele in collaborazione con Rai Cultura, in onda domenica 21 luglio alle 17.15 su RaiStoria, Anna Ferzetti interpreta l’esemplare figura della prima e unica sceneggiatrice degli anni d’oro del cinema italiano, Suso Cecchi D’Amico. La narrazione prende il via nel momento in cui tutto cominciò: era il 1946 quando il marito, Fedele D’Amico, malato di tubercolosi, viene ricoverato in Svizzera. Suso, rimasta sola a occuparsi della famiglia, lavora alla stesura del suo primo film, “Avatar “, che sancirà il suo battesimo come sceneggiatrice.
Cresciuta fin da piccola in un ambiente culturale molto stimolante – il padre, Emilio Cecchi, era un critico letterario e giornalista tra i più importanti del Novecento, mentre la madre, Leonetta Pieraccini, era una scrittrice e pittrice di successo – Suso era anche una profonda indagatrice dell’animo umano, amava scavare nel profondo e cogliere, nelle più piccole e semplici cose, stimoli e spunti per la stesura delle sue magnifiche storie. Nella sceneggiatura del Gattopardo (1963), dietro suggerimento di Visconti, taglia tutta la parte finale del romanzo di Tomasi di Lampedusa per dare nel ballo il senso della morte del Principe e lo sfacelo della società nobiliare dei Gattopardi. Per la sceneggiatura del film Vaghe stelle dell’Orsa… (1965), prende spunto dalla tragedia di Elettra. Per la realizzazione del film Lo straniero (1967) è obbligata a una trasposizione fedele del libro di Camus. Prima della fase di montaggio del film Ludwig(1973), è insieme a Visconti quando il regista viene colpito da un ictus che lo rende invalido per il resto della vita. Lavora a Gruppo di famiglia in un interno (1974) e L’innocente (1976).Il fatto che fosse donna e che avesse una famiglia da mantenere non fu mai un ostacolo per la sua crescita: riuscì a ritagliarsi un ruolo in un ambiente maschile e cambiò anche l’immaginario del cinema italiano.