Stasera in tv torna l’appuntamento con Gli esploratori
K2, la montagna selvaggia
Il 31 luglio del 1954 due italiani raggiungono, primi nella storia, la vetta della montagna selvaggia del K2. I loro nomi sono Achille Compagnoni e Lino Lacedelli e sono membri di una spedizione guidata dal geologo Ardito Desio. Un’impresa ricostruita dallo Speciale di Giancarlo di Giovine e Andrea Orbicciani, per la regia di Leonardo Sicurello, “K2, la montagna selvaggia”, in onda martedì 27 febbraio alle 22.30 su Rai Storia per la serie “Gli esploratori”. La loro è una grande impresa, un’impresa italiana, di un Paese che è uscito distrutto dalla guerra e che si riscatta davanti agli occhi del mondo intero. Il doc ripercorre le varie tappe della spedizione: dalla selezione degli alpinisti alla loro preparazione fisica e atletica, dalla scelta dei materiali a quella dei portatori che avrebbero accompagnato gli alpinisti nella loro scalata, dall’allestimento dei campi base ad altitudini sempre più estreme fino all’ultima meta, la vetta! Il racconto è affidato alle immagini del filmato del Cai “Italia K2”, alle interviste al Presidente Generale del Cai Antonio Montani, alla Direttrice del Museo della Montagna di Torino Daniela Berta, allo storico dell’alpinismo Leonardo Bizzaro, e alla grande alpinista italiana Nives Meroi.
Le operazioni cominciano tra la fine di maggio e gli inizi di giugno. Si allestiscono i primi campi. Il 21 giugno Mario Puchoz muore al campo II, di polmonite secondo la versione ufficiale dell’epoca (in realtà un edema polmonare) e viene seppellito nei pressi del campo base, in corrispondenza del memorial Gilkey.
Viene predisposta una serie di corde fisse per consentire agli alpinisti di muoversi agevolmente tra il campo base e i campi avanzati, al fine di acclimatarsi all’alta quota e trasportare in alto il materiale destinato alla salita in vetta. Viene costruita una piccola teleferica manuale nella parte più bassa del percorso.
Un appuntamento assolutamente da non perdere.