Stasera in tv torna l’appuntamento con Ghost Town
Roghudi
Il vecchio borgo di Roghudi, abitato sin dall’anno mille e caratterizzato da una lingua tutta sua, fu dichiarato totalmente inagibile a seguito di due fortissime alluvioni nel 1971 e nel 1973. Attaccato a uno sperone dell’Aspromonte, Roghudi non è mai stato dimenticato del tutto dai suoi vecchi abitanti. L’attore e fotografo Sandro Giordano, attraverso i panorami e le leggende dell’Aspromonte, va alla scoperta di Roghudi e della sua antica lingua, il Grecanico, in “Ghost Town“, in onda lunedì 1 luglio alle 20.20 su Rai 5.
Le Ghost Town, le città abbandonate in giro per il mondo: parlare di queste città fantasma vuol dire parlare della loro storia presente e passata. Ma anche della storia del paese dove sono sorte.
Sandro Giordano, attivo nel cinema e nella televisione. Sul grande schermo, nel 1996, recita nel film di Dario Argento La sindrome di Stendhal. Nel 2004 è nel cast di L’amore è eterno finché dura, diretto da Carlo Verdone. Successivamente recita in altri lungometraggi, tra i quali Gas e Ce n’è per tutti, entrambi di Luciano Melchionna.
In televisione ha recitato in serie trasmesse su Canale 5 quali Rita da Cascia (2005), Questa è la mia terra (2006) e Il generale Dalla Chiesa (2007).
Affianca all’attività di attore quella di fotografo. Da ottobre 2013 si dedica totalmente al progetto fotografico In extremis, corpi senza pentimento, uno scenario contemporaneo e dai colori vivaci che traduce in chiave visiva la fragilità umana.[1] Di questo ciclo ha fatto molto discutere la foto Mea maxima culpa, che ritrae un prelato riverso su un divanetto con una sostanza bianca tra le mani, circondato da giornali con foto di uomini nudi: l’intento di Giordano è sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto al tema della pedofilia nella Chiesa cattolica.
A partire dal 12 novembre 2017, per un totale di 8 puntate, è andato in onda su Rai 5 Ghost Town.
Un appuntamento assolutamente da non perdere.