Stasera in tv torna l'appuntamento con Florence Nightingale
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Stasera in tv torna l’appuntamento con Florence Nightingale

La prima infermiera

Stasera in tv torna l'appuntamento con Florence Nightingale

Una donna straordinaria, una autentica pioniera, una personalità capace di ribellarsi alle regole sociali dell’Inghilterra vittoriana e lasciare un segno profondo in tutto il mondo. È Florence Nightingale, raccontata dalla seconda e ultima puntata dell’appuntamento “Florence Nightingale. La prima infermiera” in onda in prima visione mercoledì 25 ottobre alle 21.10 su Rai Storia, con l’introduzione e la contestualizzazione della professoressa Barbara Bracco. Come attivista, riformatrice sociale, esperta statistica e infermiera, Florence Nightingale ha aperto la strada al lavoro degli infermieri dopo di lei.

Quella di infermiera all’epoca era una professione poco stimata, tanto che nell’esercito erano equiparate alle vivandiere. Pur non avendo una formazione di tipo medico-infermieristico, la Nightingale riconobbe ben presto le carenze della professione infermieristica come era esercitata ai tempi. Già nel dicembre 1844 divenne la principale propagandista per un miglioramento delle cure mediche negli ambulatori delle workhouses per le persone povere, ottenendo l’appoggio di Charles Pelham Villiers, primo presidente del Poor Law Board istituito nel 1847, e prendendo parte alla riforma generale delle Poor Laws (per la Scozia nel 1845, per il resto del regno nel 1847).

Nel 1847 conobbe a Roma Sidney Herbert, politico e già ministro della guerra (lo sarà nuovamente durante la guerra di Crimea): la loro duratura amicizia sarà decisiva sia per la di lei esperienza in Crimea e oltre, sia per la carriera politica di lui, interrotta da morte prematura nel 1861.

Nel 1849 prestò assistenza sanitaria ai difensori della Repubblica Romana.

Nel 1850, al fine di chiarirsi le idee sul proprio futuro, scrisse Suggestions for Thought to Searchers after Religious Truth; mai pubblicato in vita, e solo in parte nel 1928 grazie a Ray Strachey, è al tempo stesso opera di teologia e femminismo.

Tra il 1883 e il 1908 Florence ricevette numerose onorificenze. Confinata a letto dal 1896, morì nella sua stanza; i parenti rifiutarono l’offerta di sepoltura nell’abbazia di Westminster.

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