Stasera in tv torna l’appuntamento con "Dove sta Zazà"
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Stasera in tv torna l’appuntamento con “Dove sta Zazà”

Gli anni Settanta

Stasera in tv torna l’appuntamento con "Dove sta Zazà"

Quarta e ultima puntata del varietà che racconta un pezzo di storia del cabaret italiano nei ricordi di Pier Francesco Pingitore: “Dove sta Zazà”, in onda lunedì 22 luglio alle 22.10 su Rai Storia, giunge agli anni Settanta: Pippo Franco ed il corpo di ballo si esibiscono in un pezzo sulle storture contemporanee, con Franco che inizialmente si finge paziente di un ospedale psichiatrico, poi si esibisce in uno sketch sulle rapine e in uno sui regimi alimentari. Pino Caruso parla invece del mondo della politica e dei personaggi dello spettacolo. Lo show si chiude con l’interpretazione di “Tutti ar mare” di Gabriella Ferri.
Caruso, nato in una famiglia di umili origini, inizia in Sicilia come attore drammatico, debuttando al Piccolo Teatro di Palermo il 16 marzo 1957 con un breve ruolo ne Il giuoco delle parti di Luigi Pirandello. Un anno dopo, per il Teatro Massimo di Palermo, interpreta un ruolo recitante ne Il flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart. Nel 1963 è scritturato dal Teatro Stabile di Catania.

Nel 1965 si trasferisce a Roma e passa al cabaret Il Bagaglino (1965-1967). Nel 1967 sempre per il Bagaglino debutta al Teatro Nuovo di Milano con lo spettacolo Pane al Pino e Pino al Pino di Castellacci e Pingitore. Nel 1968 la Rai battezza la prima delle sue numerose apparizioni televisive, scritturandolo per la trasmissione di varietà Che domenica amici, per la quale tiene una rubrica settimanale: “Diario siculo”. Seguono, tra le altre, Gli amici della domenica (1970), Canzonissima (1971), Teatro 10 (1971-1972), e Dove sta Zazà di Castellani, Pingitore e Falqui (1973). Nel 1975 partecipa a Mazzabubù (Rai Uno), sempre di Castellani e Pingitore, per la regia di Falqui, in cui presenta “Venga a prendere un caffè da noi”, monologo satirico sulla mafia che gli regala particolare popolarità. Caruso è inoltre tra gli artisti ad affermare la lingua siciliana alla televisione.

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