Il 28 ottobre del 1922 migliaia di fascisti marciarono su Roma: un evento cruciale nella storia d’Italia, di cui Ezio Mauro ricostruisce le tappe, cercando di guardare non soltanto ai giorni di ottobre, ma ripercorrendo tutti i primi 10 mesi del 1922, caratterizzati dalla violenza squadrista, e provando ad analizzare il colpo di Stato strisciante ordito da Benito Mussolini. In “La marcia su Roma – Cronache del 1922” – in onda sabato 26 ottobre alle 22.40 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore” – Mauro scandaglia gli avvenimenti di questi dieci mesi di brutalità contro sedi e iscritti di partiti e sindacati di sinistra, in un contesto democratico sempre più compromesso dal susseguirsi di governi deboli, attraversando l’Italia nei luoghi cardine di queste vicende: Palazzo Marino a Milano, il Quirinale e il Viminale a Roma, il Vittoriale degli italiani al Lago di Garda, l’antico carcere di San Giovanni in Monte e Palazzo d’Accursio a Bologna, Villa del Soldo vicino Como, dove si dice che Mussolini abbia trascorso l’ultima notte prima della marcia insieme a Margherita Sarfatti. Attraverso preziosi materiali dell’Istituto Luce e filmati dell’epoca, Ezio Mauro ripercorre le cause e le tappe che portarono alla fine della democrazia in Italia, dando spazio anche ai commenti di storici dell’età contemporanea, tra cui quelli di Giulia Albanese, storica del fascismo, David Bidussa, saggista e storico che ha analizzato tutti i discorsi e gli articoli scritti da Benito Mussolini e Simona Colarizi, storica politica esperta sulle vicende del Partito Socialista. E anche le testimonianze di parenti di testimoni dell’epoca, come Ippolita Gaetani, nipote di Margherita Sarfatti, amante e ispiratrice di Mussolini e Federico D’Aniello, nipote del prefetto di Civitavecchia, Federico D’Aniello, uno dei pochi ad aver messo in piedi una resistenza contro i fascisti nei giorni della marcia su Roma. Tra i testimoni anche Massimo Popolizio.