Stasera in tv torna l’appuntamento con Divini devoti Divini devoti, i Filippini a Santa Maria in Vallicella
 | 

Stasera in tv torna l’appuntamento con Divini devoti

I Benedettini a Subiaco

Stasera in tv torna l’appuntamento con Divini devoti Divini devoti, i Filippini a Santa Maria in Vallicella

L’Abbazia di Santa Scolastica e il cosiddetto Sacro Speco (nonché l’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata) sono gli ambienti protagonisti di “Divini devoti“, con il professor Claudio Strinati, in onda venerdì 3 maggio alle 20.25 su Rai 5. È l’insediamento benedettino originario, quello di Subiaco, insieme all’Abbazia di Montecassino. Molta attenzione è dedicata alla ricostruzione della figura storica, politica e religiosa di San Benedetto da Norcia. Una lunga sequenza illustra, inoltre, alcuni degli affreschi contenuti nel Sacro Speco fino ad arrivare alla grotta dove San Benedetto visse gli anni giovanili e dove elaborò il suo pensiero. Grande importanza è data alla storia del libro strettamente connesso ai Benedettini. Importante, soprattutto, la biblioteca dell’Abbazia di San Nilo che permette di ripercorrere brevemente le tappe cruciali del rapporto tra i Benedettini e il libro, manoscritto e a stampa.

San Benedetto, fratello di santa Scolastica, nacque nel 480 nella città umbra di Norcia. Il padre Eutropio, figlio di Giustiniano Probo della gens Anicia, era Console e Capitano Generale dei Romani nella regione di Norcia, mentre la madre era Abbondanza Claudia de’ Reguardati di Norcia. Quando ella morì, secondo la tradizione, i due furono affidati alla nutrice Cirilla. Alla gens appartenevano anche san Gregorio Magno e Severino Boezio. A 12 anni fu mandato con la sorella a Roma a compiere i suoi studi, ma, come racconta Gregorio Magno nel secondo libro dei Dialoghi, sconvolto dalla vita dissoluta della città «ritrasse il piede che aveva appena posto sulla soglia del mondo per non precipitare anche lui totalmente nell’immane precipizio. Disprezzò quindi gli studi letterari, abbandonò la casa e i beni paterni e volle far parte della vita monastica». All’età di 17 anni, insieme con la sua nutrice Cirilla, si ritirò nella valle dell’Aniene presso Eufide (l’attuale Affile), dove, secondo la leggenda devozionale, avrebbe compiuto il primo miracolo.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *