Stasera in tv torna l’appuntamento con Cronache dal mito
Demetra e Persefone: di madre in figlia
Dall’Acropoli di Selinunte, in Sicilia, Cristoforo Gorno narra la storia di una madre, Demetra, di sua figlia Persefone e del rapimento da parte di Ade, signore degli inferi, re dei morti. È l’appuntamento con “Cronache dal Mito”, in onda lunedì 16 settembre 21.10 su Rai Storia, attraverso gli dei e le dee, gli eroi e le eroine, i miti e le leggende, le cui vicende riecheggiano ancora ai nostri giorni. Il mito di Demetra e Persefone, noto anche nell’arte e nella psicoanalisi, incarna la paura della violenza, il terrore di ogni madre di perdere la figlia e raffigura la prepotenza che non teme il ricorso alla brutalità.
Persefone cercherà un suo equilibrio abitando metà dell’anno sulla terra fiorita insieme alla madre e l’altra metà con il suo sposo, nelle profondità dell’Ade; dovrà accettare il dolore della separazione, la discesa, l’Oscurità, l’incertezza indefinita delle Ombre, continuamente oscillando tra un tempo “per sé” e un tempo “con l’altro”. Perdere l’ingenuità, incontrarsi con la morte.
Anche Demetra dovrà compiere lo stesso cammino, separata, a lato di questa figlia generata e amata e non più solo sua, non per tutto il tempo. E anche noi forse dobbiamo, per crescere, compiere questo cammino di ricerca e completezza, trovare in ogni momento un ritmo tra l’oscurità e la luce, la tristezza e la gioia, la separazione e l’incontro, tentando di sciogliere quell’illusione di fusione che spesso, nelle nostre relazioni, porta così tanta – troppa – sofferenza. Scendere nel pozzo, attingere energia dalle nostre profondità. Fidarci. Della vita, del ciclo delle stagioni, della rinascita, della primavera che ritorna sempre.
Sempre, dopo qualsiasi inverno. L’esperienza psicoterapeutica insegna che nessuna “rinascita” è possibile senza che prima si eclissi il modo di essere nel mondo che è caratteristico della persona nel momento della crisi e richiesta d’aiuto.