Stasera in tv torna l’appuntamento con Cinema Italia
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Stasera in tv torna l’appuntamento con Cinema Italia

Ratataplan

Stasera in tv torna l’appuntamento con Cinema Italia

Nel panorama del cinema italiano, il 1979 rappresenta un anno significativo, e non solo per i grandi eventi storici, ma anche per l’arrivo di opere cinematografiche innovative. Tra queste, spicca Ratataplan, un film scritto, diretto e interpretato da Maurizio Nichetti, che segna il suo esordio alla regia di un lungometraggio. In questo articolo, ci addentreremo nei temi, nei personaggi e nel contesto culturale di questa pellicola, cercando di comprendere perché, a oltre quattro decenni dalla sua uscita, continui a esercitare un fascino particolare.

Nella Milano fine anni ’70, l’ingegner Colombo, giovale geniale e creativo, passa le sue giornate lavorando come barista in un chiosco, facendo spettacolini in campagna con alcuni abitanti del suo condominio, e sognando di conquistare una bella ballerina. Di Maurizio Nichetti, con Maurizio Nichetti, Angela Finocchiaro, Edy Angelillo, Lidia Biondi, “Ratataplan” andrà in onda sabato 4 gennaio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”.
Il film, poetico e surreale, che l’autore considera paragonabile a un film muto[1], fu girato in ristrettezza di mezzi e con bassissimi costi (appena 100 milioni di lire[1][2]); tuttavia ebbe un clamoroso successo di pubblico e giunse a incassare più di sei miliardi di lire nel solo 1979. La quasi assenza di dialoghi in lingua italiana, sostituiti da una babele di lingue straniere o da puri suoni onomatopeici e ambientali sulla scuola di Jacques Tati, rese pressoché superfluo il doppiaggio della pellicola. Anche grazie a ciò il film fu esportato letteralmente in tutto il mondo ed ebbe ovunque un eccellente riscontro di pubblico.

Il personaggio di Colombo, interpretato da Maurizio Nichetti, è un aperto omaggio ai comici classici: per circa un terzo della pellicola l’attore indossa il frac alla Charlie Chaplin; inoltre la sua malinconica impassibilità di fronte alle sfortune della vita gli valse il titolo di piccolo Buster Keaton longobardo.

Un appuntamento assolutamente imperdibile.

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