Stasera in tv torna l’appuntamento con Cinema Italia
La scelta di Maria
Figlia di Giacomo Blasizza, di professione fabbro, e Orsola Maur, lavandaia, entrambi originari di Farra, Maria Bergamas (pronuncia Bergamàs) visse a Trieste, dove si era trasferita in gioventù, e dove risiedeva allo scoppio della Grande Guerra.
Al tempo, sia Gradisca d’Isonzo sia Trieste erano parte integrante dell’Impero austro-ungarico, perciò suo figlio Antonio, nato a Gradisca il 19 ottobre 1891 maestro elementare, iscritto nelle liste di leva dell’esercito austriaco, nell’ottobre 1914 disertò e si arruolò volontario come fante nel 2º battaglione della brigata “Re”. Mentre guidava l’attacco del suo plotone, sul monte Cimone, il 18 giugno 1916, durante l’Offensiva di Primavera, Antonio fu raggiunto e ucciso da una raffica di mitraglia. Nelle sue tasche fu trovato un biglietto nel quale si pregava di avvisare dell’avvenuta morte il sindaco di San Giovanni di Manzano, l’unica persona al corrente della sua reale identità.
Dopo la guerra, Maria, sua madre, ebbe l’incarico di scegliere il corpo di un soldato tra undici salme di caduti non identificabili, raccolti in diverse aree del fronte. Il 28 ottobre 1921, in quello che passerà alla storia col nome di «Rito di Aquileia», la donna fu posta di fronte alle undici bare allineate: appoggiò lo scialle sulla seconda bara e, dopo essere passata davanti alle prime, non riuscì a proseguire nella ricognizione e si accasciò al suolo davanti alla decima bara urlando il nome del figlio, su quella bara dunque, cadde la scelta.
Appuntamento davvero imperdibile