Stasera in tv torna l’appuntamento con Aus Italien
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Stasera in tv torna l’appuntamento con Aus Italien

Fabio Vacchi

Stasera in tv torna l’appuntamento con Aus Italien
È Fabio Vacchi il protagonista di “Aus Italien”, la rassegna di concerti della Fondazione Teatro Petruzzelli dedicata alla grande musica contemporanea, in onda sabato 23 novembre alle 23.20 in prima visione su Rai 5. L’Orchestra del Teatro Petruzzelli diretta da Michele Gamba, con Laura Marzadori al violino, esegue “Natura Naturans”, concerto per violino e orchestra; e “Wounded Nature” per orchestra.

Fabio Vacchi nasce a Bologna (19 febbraio 1949). Nel 1974 partecipa ai corsi del Berkshire Music Center a Tanglewood (USA), dove vince il Koussewitzky Prize in Composition. Nel 1976 vince il Primo Premio al Concorso Gaudeamus, in Olanda, con Les soupirs de Geneviève per 11 archi solisti.

Ha scritto diverse composizioni teatrali. Ricordiamo le opere: Girotondo, da Schnitzler (1982, Maggio Musicale Fiorentino), Il Viaggio (1990, Teatro Comunale di Bologna); La Station thermale, commissionata dall’Opéra de Lyon che l’ha allestita nel 1993 e ripresa nel 1994 e 1995, e in seguito presentata anche al Teatro alla Scala di Milano e all’ Opéra Comique di Parigi; Les oiseaux de passage, coprodotta dall’Opéra de Lyon (1998) e dal Teatro Comunale di Bologna (2001); Il letto della storia (2003, Maggio Fiorentino), vincitrice del premio Abbiati 2004 come migliore novità; l’opera in 3 atti Teneke (2007, Teatro alla Scala) con regia di Ermanno Olmi e scene e costumi di Arnaldo Pomodoro; Lo stesso mare, dall’omonimo romanzo di Amoz Oz, opera commissionata dal Teatro Petruzzelli di Bari e qui rappresentata in prima assoluta (2011);  Lo specchio magico, su libretto di Aldo Nove, commissionata dal Maggio Musicale Fiorentino e rappresentata all’Opera di Firenze (2016). Nel marzo 2020, Roberto Bolle con il Corpo di Ballo, il coro e l’orchestra del Teatro alla Scala interpreta Madina, teatro-danza commissionato dal teatro scaligero. Mesi dopo, il Maggio Musicale Fiorentino mette in scena per la prima volta l’opera Jeanne Dark, libretto di Stefano Jacini.

La produzione strumentale include il ciclo di brani cameristici Luoghi Immaginari (1987-1992) che conta esecuzioni in tutto il mondo.

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