Stasera in tv torna l’appuntamento con Art Rider Art Rider, la puntata di oggi da Ardea a Gaeta
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Stasera in tv torna l’appuntamento con Art Rider

Da Ardea a Gaeta

Stasera in tv torna l’appuntamento con Art Rider Art Rider, la puntata di oggi da Ardea a Gaeta

Venezia, Genova, Pisa, Amalfi. Tra le famose repubbliche marinare spesso si dimenticano le altre. E, tra queste, Gaeta, che si sottrasse al dominio bizantino e divenne indipendente, iniziando a solcare con le sue navi tutto il Mediterraneo. Una città e il suo mare protagonisti di “Art Rider”, il programma condotto dal giovane archeologo Andrea Angelucci, in onda venerdì 6 settembre alle 19.25 su Rai 5. La città nasconde tesori d’arte di inestimabile valore, e Angelucci viene attirato in questi luoghi anche dalla leggenda della Grotta del Turco. Seguendo la tradizione locale che vuole la montagna sopra Gaeta spaccata da un terremoto propagato nel momento esatto della morte di Cristo a Gerusalemme, l’archeologo visita il Santuario della montagna spaccata scoprendone i segreti e i panorami. Prima di arrivare a Gaeta, però, percorre tutta la costa sud del Lazio, incontrando storie che vedono come protagonisti pirati, saraceni, cavalieri templari e il mitico viaggiatore per eccellenza: Ulisse.

In quanto a pirateria, fino a poco più di un secolo fa, il Mar Mediterraneo aveva poco da invidiare a quei mari asiatici o sudamericani immortalati dai romanzi d’avventura. Già nell’antichità, infatti, Greci, Fenici, Etruschi (i cosiddetti Tyrrhenoi) ed i mitici Pelasgi facevano a gara su chi si desse maggiormente da fare in questo redditizio settore, attribuendo poi agli altri la conseguenza di ogni azione criminale. A fornire queste notizie sono veri e propri “luminari della carta stampata” dell’epoca, come Omero ed Erodoto, solo per citare i più famosi.

Con la caduta dell’Impero Carolingio, una pirateria più moderna e organizzata inizia a prendere piede, sfruttando quel vortice di catastrofi che assai spesso segue il sovvertimento di un sistema politica. Nel IX secolo, quindi, tutti tornarono a fare pirateria, rispettando in pieno la tradizione dell’attribuire agli altri la colpa delle loro azioni.
Appuntamento da non perdere.

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