Stasera in tv torna l'appuntamento con "Art Rider"
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Stasera in tv torna l’appuntamento con “Art Rider”

Da Roma a Melfi

Stasera in tv torna l'appuntamento con "Art Rider"

L’Oriente ha sempre esercitato un fascino particolare, che ha spinto numerosi esploratori a compiere viaggi in terre lontanissime pur di scoprirne segreti e suggestioni. In “Art Rider”, in onda venerdì 20 ottobre alle 19.35 su Rai 5, l’archeologo Andrea Angelucci si mette alla ricerca dell’Oriente tra le strade d’Italia, scovando tracce di influenze millenarie, tra icone greche e mosaici bizantini. Andrea s’incammina sul tracciato dell’antica Via Appia, ripercorrendo i passi di crociati, pellegrini e santi, su un cammino che da Roma lo porta fino a Melfi, in Puglia, la porta verso Levante. Qui, respira i venti dell’Est, “inchinandosi” al cospetto di Federico II, l’uomo che ha cercato nel suo regno d’unire Oriente e Occidente.

L’archeologo Andrea Angelucci, volto televisivo del programma in prima serata su Rai5 Art Rider, ci accompagna nelle località toccate dalla produzione Tv e nella sua professione, attraverso le sue spiegazioni e i suoi schizzi sul taccuino da esploratore.

Dice Angelucci: “Ero già laureato in archeologia ma stavo cercando, per varie necessità, di reinventarmi e pensavo ad una nuova laurea. Ed è per questo che mi iscrissi a Scienze Infermieristiche ed iniziai l’avventura al Campus Bio-Medico. Non abbandonai mai la mia “antica” e originale vocazione di archeologo, tant’è vero che organizzai un paio di visite per gli studenti presso due importanti chiese di Roma, Santa Croce in Gerusalemme e San Clemente. Un giorno ebbi un’idea che sembrava folle: organizzare un pellegrinaggio in Terra Santa, un’utopia che divenne realtà e che poi è stata ripetuta. Mi laureai e divenni infermiere, e cominciai a cercare lavoro quando arrivò una telefonata inaspettata: un collega archeologo mi avvertiva che era stato bandito uno degli ultimi concorsi per divenire guida turistica. Non avendo un impiego fisso decisi di provare anche quella strada, e riuscii ad ottenere quell’abilitazione tanto ambita dagli archeologi.”

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