Stasera in tv torna l’appuntamento con "Art Night"
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Stasera in tv torna l’appuntamento con “Art Night”

Il Maxxi all’Aquila

Stasera in tv torna l’appuntamento con "Art Night"
Palazzo Ardinghelli, magnifico esempio di architettura barocca, nel cuore de L’Aquila, ospita la sede aquilana del Maxxi. Un insediamento che si inserisce in pieno nella storia secolare della città, raccontato dal doc scritto da Silvia De Felice e Giuseppe Sansonna, che firma anche la regia, in onda mercoledì 13 novembre alle 21.15 su Rai 5, per “Art Night”.
L’Aquila, da sempre, ha attirato e lasciato germogliare in sé esperienze artistiche di alto livello. Tra Cinque, Sei e Settecento veniva definita la piccola Arcadia, meta dei grandi pittori della scuola napoletana. Negli ultimi decenni del Novecento, invece, venne chiamata il Parnaso, perché l’Accademia di Belle Arti locale e il teatro cittadino diventarono un polo attrattivo per artisti e teatranti del calibro di Piero Sadun, Joseph Beuys, Carmelo Bene, Sylvano Bussotti, Gino Marotta, Gigi Proietti, Alida Valli, Antonio Calenda, e tantissimi altri. Il grande pittore aquilano Marcello Mariani, apprezzato in tutto il mondo, era inseparabile dalla sua L’Aquila, da lui ribattezzata la piccola Salisburgo. Dopo il terremoto del 2009, seppe rivitalizzare le macerie, trasformandole in opere, in preziosi frammenti di memoria. Testimoniando che l’arte, attraverso la bellezza, può medicare con amore le ferite di una città martoriata. Un principio condiviso dal progetto Off Site Art, nato per convocare gli artisti di tutto il mondo, a coprire con grandi opere le impalcature della ricostruzione. Lo spazio del Maxxi a L’Aquila apre un nuovo capitolo, confermando la secolare vocazione artistica della città, e proiettandola verso un futuro internazionale. La serata prosegue con il documentario “Life on Mart. Il paesaggio contemporaneo”, di Katia Bernardi, una produzione originale EiE film, realizzata in collaborazione con Rai Cultura e con il contributo di Trentino Film Commission. L’arte non è solo come ci si aspetta: Marcorè la racconta al pubblico a modo suo, spaziando tra la pittura ma non solo.

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