Stasera in tv torna l’appuntamento con Art Night
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Stasera in tv torna l’appuntamento con Art Night

Il restauro della Cappella Sistina 

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Il lungo restauro della Cappella Sistina, iniziato nel 1980 e durato quattordici anni, a partire dai disegni preparatori e dall’affresco, con interviste ai massimi esperti dell’epoca, anche quelli più critici rispetto all’intervento di restauro. Lo racconta il documentario, in onda lunedì 15 aprile alle 19.20 su Rai 5 per “Art Night”. Grazie all’accesso esclusivo delle telecamere Rai alle impalcature di restauro, è possibile vedere da vicino e giorno dopo giorno il lavoro di Fabrizio Mancinelli, direttore dei lavori, e di Gianluigi Colalucci, che per quattordici anni ha vissuto ogni giorno a contatto con gli affreschi di Michelangelo nella Sistina.

I propositi di ripristino dei monumenti cristiani di Roma, devastati dall’abbandono, dall’incuria e dalle lotte civili durante la cattività avignonese, fu uno dei progetti più ambiziosi dei papi del XV secolo, a partire da Martino V. Sisto IV, già professore di teologia nelle maggiori università italiane, generale dei francescani, raccolse questo impegno e già poco dopo la sua elezione (agosto 1471), iniziò un’opera di interventi di recupero del tessuto urbano di Roma, che culminò nella ricostruzione e nella decorazione della cappella palatina del Palazzo Apostolico, che in seguito prese il suo nome. Il progetto architettonico dovette prendere corpo nel 1473, su disegno di Baccio Pontelli. Nel 1477 venivano abbattuti i resti ormai fatiscenti della costruzione precedente, sfruttandone le fondazioni e la base dei muri sani per la nuova cappella. Pare che le pareti medievali venissero conservate fino all’altezza della prima cornice, giustificando le irregolarità in pianta: i suoi lati maggiori infatti convergono verso quello di fondo, il quale a sua volta non è perfettamente parallelo a quello dell’altare. Tutto l’edificio venne comunque rivestito di una cortina laterizia e rinforzato da un basamento a scarpa; furono realizzate nuove volte sia nella copertura, sia negli ambienti dei maestri di cerimonia al di sotto della cappella

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