Stasera in tv torna l’appuntamento con a.C.d.C.
Salvate il Titanic
Il viaggio e l’affondamento del Titanic, avvenuto nell’Oceano Atlantico, nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912: “a.C.d.C.” – in onda lunedì 2 settembre alle 21.10 su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero – propone la storia non raccontata dell’impegno e del sacrificio dei meccanici, dei fuochisti e dei pompieri della nave di fronte alla morte imminente. Sono stati gli uomini dell’equipaggio, con coraggio, senso del dovere e dedizione, che hanno combattuto per trattenere la potenza del mare e mantenere la nave e i suoi sistemi elettrici in funzione, anche quando sapevano che tutto era perduto. La maggior parte di questi uomini è scomparsa con il Titanic, ma le loro azioni hanno salvato molte vite.
Il Titanic ricevette sei avvisi di iceberg in prossimità della rotta, il 14 aprile, ma ciononostante continuò a viaggiare ad una velocità di circa 22 nodi (41 km/h), fin quando le sue vedette avvistarono l’iceberg che ne avrebbe causato l’inabissamento. Non riuscendo a virare in tempo, la nave colpì di striscio la massa di ghiaccio: l’impatto provocò l’apertura di 6 falle sul lato di tribordo, con il conseguente allagamento di 5 dei 16 compartimenti in cui era diviso lo scafo. Il piroscafo era stato progettato per rimanere a galla con un massimo di quattro compartimenti di prua allagati: l’equipaggio, presa consapevolezza dell’inevitabile destino della nave, iniziò le operazioni di evacuazione, provvedendo a caricare le scialuppe di salvataggio e ad inviare richieste di aiuto, tramite telegrafo e razzi pirotecnici. La maggior parte dei passeggeri non poté mettersi in salvo sulle 16 lance (alle quali si aggiungevano 4 barche pieghevoli), che al più potevano ospitare 1 178 persone. Vari fraintendimenti degli ordini impartiti nei convulsi momenti successivi all’impatto e la conseguente disorganizzata evacuazione fecero sì che molte imbarcazioni furono calate in acqua semivuote o non al massimo della loro capacità.
Un appuntamento atteso, assolutamente da non perdere.