Stasera in tv torna “Italia. Viaggio nella bellezza”
Fano e l’atleta conteso
Nel 1964 un bronzo greco resta impigliato nelle reti di un peschereccio a largo della costa marchigiana. Sbarcato a Fano viene stato, successivamente, esportato illegalmente all’estero e oggi la statua dell’Atleta vittorioso, che in passato alcuni studiosi hanno attributo al grande scultore greco Lisippo, è esposta nelle sale del Getty Villa Museum di Malibu, in California.
La città di Fano ne attende il ritorno. Nonostante, infatti, la statua sia assente dalla cittadina marchigiana da quasi sessant’anni, è entrata a far parte dell’immaginario culturale della comunità fanese. La battaglia legale per il suo rientro in Italia è stata lunga e complessa, ma sembra essere giunta ormai alle battute finali.
L’ipotesi più accreditata è che in antichità la statua sia naufragata nel medio Adriatico insieme alla nave che la stava trasportando dalla Grecia verso la penisola italiana, probabilmente puntava al porto di Ancona. Essa fu rinvenuta nell’estate del 1964 nel mare Adriatico al largo di Fano catturata dalle reti del peschereccio italiano “Ferruccio Ferri”.
Il luogo del ritrovamento del bronzo, a sentire le testimonianze dei pescatori, è una zona del mar Adriatico chiamata “Scogli di Pedaso”, ma di questo non c’è stata certezza per molti anni: in particolare, si è molto discusso se l’oggetto fosse stato ritrovato in acque italiane o internazionali.
Comunque sia l’esportazione è stata illegale secondo le leggi dell’epoca, in particolare la legge 1089/39, che stabilisce che i beni archeologici ritrovati sono di proprietà dello Stato italiano.
Appuntamento da non perdere.