Stasera in tv torna Cronache di terra e di mare
Longobardi. Il tesoro dei barbari
Da Brescia e da Campello sul Clitunno, in Umbria, la storia dei Longobardi in Italia e della loro, spesso misconosciuta, fondamentale importanza per la storia del nostro Paese: la racconta Cristoforo Gorno in “Cronache di terra e di mare”, in onda lunedì 6 novembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.
I Longobardi furono una popolazione germanica, protagonista tra il II e il VI secolo di una lunga migrazione che la portò dal basso corso dell’Elba fino all’Italia. Il movimento migratorio ebbe inizio nel II secolo, ma soltanto nel IV l’intero popolo avrebbe lasciato il basso Elba; durante lo spostamento, avvenuto risalendo il corso del fiume, i Longobardi approdarono prima al medio corso del Danubio (fine V secolo), poi in Pannonia (VI secolo), dove consolidarono le proprie strutture politiche e sociali, si convertirono parzialmente al cristianesimo ariano e inglobarono elementi etnici di varia origine, principalmente germanici.
Entrati a contatto con il mondo bizantino e la politica dell’area mediterranea, nel 568, guidati da Alboino, si insediarono in Italia, dove diedero vita a un regno indipendente che estese progressivamente il proprio dominio sulla maggior parte del territorio italiano continentale e peninsulare. Il dominio longobardo fu articolato in numerosi ducati, che godevano di una marcata autonomia rispetto al potere centrale dei sovrani insediati a Pavia. Nel corso dei secoli, i Longobardi, inizialmente casta militare rigidamente separata dalla massa della popolazione romanica, si integrarono progressivamente con il tessuto sociale italiano, grazie all’emanazione di leggi scritte in latino (Editto di Rotari, 643), alla conversione al cattolicesimo (fine VII secolo) e allo sviluppo, anche artistico.
Gorno, autore e conduttore televisivo, ha curato molti programmi di divulgazione, dal 2015 conduce su Rai Storia la fortunata serie delle Cronache. Ha pubblicato con Rai Libri “Cronache dall’Antichità”, e due romanzi storici, “Io sono Cesare” e “La spia celeste”.