Stasera in TV: "Torino 2020 – Storie da un altro mondo" Al TFF e in tv Rai Movie (canale 24) racconta la città del cinema "Torino 2020 – Storie da un altro mondo" Al TFF e in tv Rai Movie (canale 24) racconta la città del cinema
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Stasera in TV: “Torino 2020 – Storie da un altro mondo” Al TFF e in tv Rai Movie (canale 24) racconta la città del cinema

Stasera in TV: "Torino 2020 – Storie da un altro mondo" Al TFF e in tv Rai Movie (canale 24) racconta la città del cinema "Torino 2020 – Storie da un altro mondo" Al TFF e in tv Rai Movie (canale 24) racconta la città del cinema La città di Torino e la sua stretta relazione con il cinema realizzato e conservato, in occasione del ventesimo anniversario dell’insediamento del Museo Nazionale del Cinema alla Mole e della nascita della Film Commission Torino Piemonte. Le racconta il documentario di Alessandro Bignami, prodotto da Rai Movie, “Torino 2020 – Storie da un altro mondo”, proposto giovedì 26 novembre alle 23.35 su Rai Movie (canale 24) e presentato nella sezione “Fuori Concorso” del Torino Film Festival in streaming venerdì 27 novembre dalle 14.00 per 48 ore.
Il filmato è un percorso nel tempo e nella topografia cittadina alla scoperta di luoghi, immagini e musica che hanno segnato lo strettissimo rapporto tra il cinema e Torino. Gli interventi del cantautore Samuel dei Subsonica, dello scrittore e sceneggiatore Davide Longo, del direttore d’orchestra Beatrice Venezi e del regista Davide Ferraio rendono ancora più chiaro il perché Torino e il cinema sono così strettamente legati.
“L’idea di questo film” – dice Alessandro Bignami – “è nata pensando a una Torino in cui poi improvvisamente, come nel resto del mondo, il tempo si è fermato ad aspettarci. Paradossalmente, la pausa ci ha permesso di riflettere più a fondo sull’ importanza che la città ha avuto e ha per la società, la cultura, l’arte, e quindi il cinema del nostro Paese. Le scene dei grandi film girati per le sue strade, dall’epoca del muto alle Olimpiadi invernali, sono state la mappa che ci ha guidato. Ora che il film è finito, lo consegniamo a un futuro che ancora non conosciamo, ma che sappiamo non potrà prescindere dalla passione per il cinema”.

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