È Orietta Berti, con il suo ultimo straordinario brano in coppia con Fiorello, l’ospite di
Tg2 Storie – curato e condotto da Adriana Pannitteri – in onda sabato 15 giugno alle 23.45 su Rai 2. Un’icona contemporanea che racconterà anche un’altra icona, la grande Raffaella Carrà che il 18 giugno avrebbe compiuto 81 anni. E la fotografa della Carrà, Marinetta Saglio, svela alcuni aneddoti raccolti in 40 anni di collaborazione con la donna dello spettacolo italiana più conosciuta al mondo.
Nel sommario anche lo spettacolo “inclusivo”: la disabilità e la cosiddetta normalità insieme per sperimentare come attraverso l’arte si possa realizzare una esperienza di crescita comune.
Obiettivo, poi sul dramma di Beniamino Zuncheddu, il caso di errore giudiziario più clamoroso in Italia, che sta per diventare un film: i giudici della quarta sezione della Corte di Appello di Roma nelle motivazioni scrivono che il processo di revisione «non ha condotto alla dimostrazione della certa ed indiscutibile estraneità di Beniamino Zuncheddu» alla strage, «ma ha semplicemente fatto emergere un ragionevole dubbio sulla sua colpevolezza».
Nella motivazione si legge ancora che «Zuncheddu fu condannato perché il teste oculare dichiarò di averlo riconosciuto come l’aggressore, nonché per aver fornito un alibi falso tuttavia oggi va mandato assolto dai delitti a lui ascritti ai sensi del comma 2 dell’articolo 530 c.p.p. (insufficienza di prove, ndr.) e quindi non con assoluzione piena, perché all’esito dell’istruttoria residuano delle perplessità sulla sua effettiva estraneità all’eccidio, commesso verosimilmente da più di un soggetto, uno dei quali, diversamente da quanto opinato nell’istanza di revisione, non era un cecchino provetto, non riuscendo nell’intento omicidiario nemmeno dopo aver sparato due colpi a distanza ravvicinata in un luogo talmente stretto che “non occorreva prendere la mira”».
E poi nel carcere di Lecce per raccontare le speranze e i progetti di formazione – lavoro per le detenute.
Appuntamento da non perdere.