Stasera in tv Tg2 Dossier presenta: "La fatica delle donne"
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Stasera in tv Tg2 Dossier presenta: “La fatica delle donne”

L’indagine di Gloria De Simoni sulle disparità di genere

Stasera in tv Tg2 Dossier presenta: "La fatica delle donne"

Il Tg2 Dossier di sabato 2 marzo, in onda alle 23.00 su Rai 2, a cura di Francesco Vitale, si coniuga al femminile. Si parlerà della vita delle donne, dall’astrofisica all’impiegata, fino all’autista di autobus. Un’indagine a tutto tondo, firmata da Gloria De Simoni, che ancora una volta mostra i sacrifici enormi delle lavoratrici mamme e la disparità di trattamento salariale che – seppure con piccoli aggiustamenti – vede l’ago della bilancia salariale tendere in modo netto verso l’uomo. Nel reportage i racconti di tante vite di donne che conducono persino dentro un pezzetto di storia d’Italia: nel 1964, in un paesino del vicentino, una maestra delle elementari veniva eletta sindaca e con lei l’intero consiglio comunale tutto al femminile. Si trattò di un fatto epocale.

Per l’elezione dei consigli comunali, nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti la legge, riprendendo un modello già sperimentato dalla legge elettorale regionale della Campania, prevede una duplice misura volta ad assicurare il riequilibrio di genere:

la cd. quota di lista: nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi (con arrotondamento all’unità superiore per il genere meno rappresentato, anche in caso di cifra decimale inferiore a 0,5);

l’introduzione della cd. doppia preferenza di genere, checonsente all’elettore di esprimere due preferenze (anziché una, come previsto dalla normativa previgente) purché riguardanti candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

In caso di violazione delle disposizioni sulla quota di lista, è peraltro previsto un meccanismo sanzionatorio differenziato, a seconda che la popolazione superi o meno i 15.000 abitanti, che di fatto rende la quota effettivamente vincolante solo nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti.

In particolare, nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, la Commissione elettorale, in caso di mancato rispetto della quota, riduce la lista.

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