Stasera in tv Tg2 Dossier presenta “JFK, 60 anni dopo”
Uno speciale di Tommaso Ricci nell’anniversario dell’omicidio di Dallas
Una tragedia che scosse il mondo, un bilancio dell’era Kennedy e il ruolo di Jacqueline nella costruzione del mito: “Tg2 Dossier” ricorda la figura di John Fitzgerald Kennedy, ucciso a Dallas il 22 novembre 1963 nella puntata “JFK, 60 anni dopo” di Tommaso Ricci, in onda sabato 18 novembre alle 23 su Rai 2 e Rai Italia.
Mentre viaggiava con la moglie Jacqueline, con il governatore John Connally (ferito gravemente) e la moglie di quest’ultimo Nellie a bordo della limousine presidenziale, Kennedy fu ferito mortalmente nella Dealey Plaza da colpi di fucile sparati dal magazziniere, attivista castrista ed ex marine Lee Harvey Oswald.
Per indagare sull’accaduto il nuovo presidente Lyndon B. Johnson creò un’apposita commissione d’inchiesta, la commissione Warren, le cui indagini – svolte tra il 1963 e il 1964 – affermarono che Kennedy fu colpito da un unico cecchino (lone gunman theory). Questa conclusione incontrò inizialmente un ampio sostegno da parte del pubblico statunitense, ma successivi sondaggi d’opinione, a partire dal Gallup poll del 1966, dimostrarono come molti degli elettori fossero invece di parere contrario, tanto che nel 1976 venne creato un nuovo organo, la United States House Select Committee on Assassinations (HSCA) che presentò il risultato del suo lavoro nel 1979.
La HSCA, basandosi in parte su prove acustiche, ipotizzò che vi fossero stati quattro spari, di cui tre (compreso il colpo mortale) da parte di Oswald e uno forse di un altro cecchino, concludendo che Lee Harvey Oswald potrebbe avere agito nel quadro di un progetto coinvolgente più persone.
Il principale motivo di scontento e quindi, possibilmente, il motivo per cui il Presidente Kennedy sarebbe potuto essere ucciso è stata la sua volontà di porre fine alla Guerra fredda, aprendo un nuovo dialogo con i comunisti, sia con Nikita Chruščëv che con Fidel Castro.
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