Stasera in tv Tg2 Dossier “Alla ricerca dell’arte nascosta”
Reportage di Laura Pintus tra Napoli, Roma e Agrigento
Luoghi d’arte inaspettati, scrigni di fascino e storia spesso oscurati dalle mille stratificazioni edilizie e dall’incuria. Li racconta Laura Pintus nel reportage “Alla ricerca dell’arte nascosta”, proposto da Tg2 Dossier, a cura di Francesco Vitale, in onda sabato 27 aprile alle 23.00 e in replica domenica 28 aprile alle 8.00 su Rai 2.
Si parte da Napoli per vedere i tesori archeologici che risalgono all’antica Neapolis nel quartiere Sanità, tra chiese abbandonate, rinate grazie all’opera di un giovane artista contemporaneo, e la bellezza che la credenza popolare dona alla morte nel cimitero delle Fontanelle e nel complesso museale santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.
A Roma si documenta eccezionalmente il restauro di una volta affrescata da Pietro da Cortona e la storia inedita di un’antica domus intatta e inaccessibile per il pubblico che mostra la fragilità di raffinati affreschi.
Infine, in Sicilia, una delle città meno turistiche, Gela, legata agli stabilimenti del petrolchimico, si svela nei suoi più profondi contrasti. Le vestigia della mitica Gela greca che fondò Agrigento, respirano ed emergono, bellissime, nonostante l’urbanizzazione selvaggia, pronte a farsi riconoscere.
Il primo insediamento nell’area della città, un abitato con la relativa necropoli dell’Eneolitico iniziale, risale alla fine del V millennio a.C. Il nome attuale della città è storicamente legato a quello della colonia dorica fondata da navigatori provenienti da Lindo nel 688 a.C. Tale avvenimento è stato riportato dallo storico ateniese Tucidide, il quale racconta (VI,4, 3-4) che furono i coloni greci, provenienti da Rodi e da Creta e guidati rispettivamente da Antifemo e Entimo, ad occupare lo spazio ‘’dove ora si trova la città che si chiama Lindioi e che per primo fu cinto da mura’’. Dal racconto di Tucidide, inoltre, emerge che la fondazione della colonia greca fu preceduta dall’arrivo di nuclei di Lindos.