Stasera in TV: "Suoni di Barbagia" su Rai5 (canale 23). La Sardegna sconosciuta Stasera in TV: "Suoni di Barbagia" su Rai5 (canale 23). La Sardegna sconosciuta
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Stasera in TV: “Suoni di Barbagia” su Rai5 (canale 23). La Sardegna sconosciuta

Stasera in TV: "Suoni di Barbagia" su Rai5 (canale 23). La Sardegna sconosciuta Stasera in TV: "Suoni di Barbagia" su Rai5 (canale 23). La Sardegna sconosciutaChi arriva dal continente di solito visita una sola Sardegna, quella delle spiagge, delle calette e degli insediamenti archeologici non troppo lontani dal mare. Eppure, dietro le montagne che si vedono dalla costa, c’è un mondo quasi sconosciuto. Come la Barbagia. Lo racconta il documentario in prima visione “Suoni di Barbagia” di Lucrezia Lo Bianco, in onda domenica 19 settembre alle 22.10 su Rai5.

Il termine Barbagia deriva da Barbariae, e indicava i “cantoni” privi di urbs, privi di “organizzazione urbana”. Il confine della Barbagia era dunque quello che divideva il territorio delle funzioni urbane da quello che ne era privo, da quello di popoli poco numerosi, legati più da vincoli tribali che amministrativi.

Secondo una dibattuta tesi dell’archeologo Giovanni Lillìu la storia sarda è stata in ogni tempo caratterizzata da ciò che egli definiva come “costante resistenziale sarda”, ossia la lotta millenaria condotta dagli isolani contro i nuovi invasori, sempre diversi tra loro. La Barbagia si è distinta fino a tempi molto recenti per essere lo “zoccolo duro” di questa resistenza. E forse le persone sono abituate a immaginarsela ancora così, probabilmente in un’accezione non sempre positiva. Ignorando che negli ultimi decenni, accanto a una Barbagia forse ancora conservatrice, ne sta crescendo un’altra propositiva, moderna, imprenditoriale, politicamente attiva e capace di guardare oltre i suoi confini, molto meglio di come il resto del mondo sia in grado di guardare dentro i suoi.

Dove antichi mestieri si coniugano a nuove reti recuperando e proponendo la tradizione in modo innovativo e consapevole. Tradizione che ha mantenuto i suoi miti storici, pur dotandosi di un respiro internazionale. Che non si è mai rinnegata, ma che si guarda e si ascolta con attenzione. Che apre volentieri le sue porte a chi ha la sensibilità per guardare e ascoltare con la stessa attenzione. Per dargli il tempo, se si sbriga, di coglierne la sua parte migliore.

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