Stasera in TV: Su Rai Storia (canale 54) “Passato e Presente” – L’Italia scopre la mafia
La presenza di Cosa Nostra nella vita istituzionale dell’Italia risale ai tempi della formazione dello Stato unitario. Eppure, per circa un secolo, della mafia in Italia non si è parlato, se non come di un fenomeno circoscritto alle tradizioni siciliane. Qualcosa comincia a cambiare agli inizi degli anni Sessanta, grazie al coraggio di uomini e donne che decidono di combatterla apertamente, spesso a costo della vita. A “Passato e Presente”, in onda sabato 30 gennaio alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e il professor Giovanni de Luna ripercorrono le tappe della lotta alla mafia.
Tra i personaggi chiave c’è Pio La Torre, promotore, insieme a Virginio Rognoni, della legge che ha introdotto il reato di associazione di tipo mafioso (416 bis) e assassinato nel 1982. Ma un ruolo decisivo nella costruzione di una narrazione pubblica intorno alla mafia lo ricopre anche la televisione: prima con le inchieste sulla malavita, poi con una produzione di impegno civile come La Piovra, in onda sul piccolo schermo a partire dal 1984. Lo sceneggiato fu capace di rappresentare al grande pubblico il fenomeno della mafia imprenditoriale, i cui tentacoli si allungano dai piccoli spacciatori fino al cuore del potere politico. Mentre La Piovra riscuote in Italia un successo di pubblico senza precedenti e viene distribuita in tutto il mondo, a Palermo si svolge il Maxiprocesso, che porta alla condanna dei maggiori boss dell’epoca, come Totò Riina e Bernardo Provenzano. Il Maxiprocesso segna la prima grande vittoria dello Stato sulla mafia, ma anche l’inizio del periodo stragista di Cosa Nostra, che culminerà negli omicidi dei giudici Falcone e Borsellino.