Stasera in TV: "Su Rai Storia (canale 54) "Nobel Minds"". Luria e Dulbecco, due Nobel per la medicina Stasera in TV: "Su Rai Storia (canale 54) "Nobel Minds"". Luria e Dulbecco, due Nobel per la medicina
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Stasera in TV: “Su Rai Storia (canale 54) “Nobel Minds””. Luria e Dulbecco, due Nobel per la medicina

Stasera in TV: "Su Rai Storia (canale 54) "Nobel Minds"". Luria e Dulbecco, due Nobel per la medicina Stasera in TV: "Su Rai Storia (canale 54) "Nobel Minds"". Luria e Dulbecco, due Nobel per la medicinaNel 1919, a Torino, il professore Giuseppe Levi assume la direzione dell’Istituto di anatomia e sarà in quell’istituto che si incontreranno i destini di tre studenti, futuri premi Nobel per la medicina: Salvatore Luria, premio Nobel nel 1969, per le ricerche sulla moltiplicazione e mutabilità dei virus; Renato Dulbecco, per aver scoperto gli oncogeni, geni che provocano il cancro, nel 1975; e Rita Levi Montalcini, premiata nel 1986 per aver scoperto il fattore di crescita del sistema nervoso centrale.

Storie raccontate da “Nobel Minds” in onda in prima visione stasera alle 21.10 su Rai Storia (canale 54) per “Italiani”, con un’introduzione di Paolo Mieli. I tre scienziati resteranno legati per sempre al loro mentore. Impossibilitato a fare ricerca nel suo paese, Salvatore Luria raggiunge gli Stati Uniti, spinto dal vento innovativo che soffia a favore della ricerca scientifica in quella terra promessa. Ha in tasca due lettere di presentazione, una di Giuseppe Levi, un’autorità scientifica di fama internazionale, e una di Enrico Fermi, premio Nobel per la Fisica nel 1938, anche lui oltreoceano perché la moglie appartiene alla razza ebraica. Verrà poi raggiunto da Renato Dulbecco, le cui aspirazioni trascendono lo stretto ambito della ricerca scientifica in Italia. La collaborazione scientifica tra Luria e Dulbecco a Bloomington darà vita ad altri eventi e coincidenze straordinari che continueranno anche quando Dulbecco se ne andrà per percorrere altre strade.

I laboratori di Luria e Dulbecco conosceranno altri scienziati destinati al Nobel: Max Delbruk, Alfred Hershey, David Baltimore, Howard Temin. Il racconto è arricchito dalle testimonianze di Andrea Grignolio, docente di Storia della medicina e bioetica dell’Università San Raffaele di Milano e dell’ITB-CNR; Pietro Calissano, neurobiologo ed ex collaboratore di Rita Levi Montalcini; Alessandro Bargoni, professore di Storia della medicina all’Università di Torino; Cesare Montecucco, patologo e neurobiologo, professore emerito del dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova.

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