Stasera in Tv: Su Rai Storia (canale 54) "Italia. Viaggio nella bellezza" - Roma 1870. Il patrimonio culturale tra Chiesa e Stato Stasera in Tv: Su Rai Storia (canale 54) "Italia. Viaggio nella bellezza" - Roma 1870. Il patrimonio culturale tra Chiesa e Stato

Stasera in Tv: Su Rai Storia (canale 54) “Italia. Viaggio nella bellezza” – Roma 1870. Il patrimonio culturale tra Chiesa e Stato

Stasera in Tv: Su Rai Storia (canale 54) "Italia. Viaggio nella bellezza" - Roma 1870. Il patrimonio culturale tra Chiesa e Stato Stasera in Tv: Su Rai Storia (canale 54) "Italia. Viaggio nella bellezza" - Roma 1870. Il patrimonio culturale tra Chiesa e Stato L’ingresso dell’esercito sabaudo con la breccia di Porta Pia è l’ultimo atto del difficile processo risorgimentale italiano. Il 20 settembre 1870 termina il potere temporale del papa, e Roma, la piccola e verde città papalina di Pio IX deve divenire nel più breve tempo possibile la nuova capitale del regno. Il 26 settembre la giunta provvisoria emette le prime disposizioni inerenti le soppressioni delle corporazioni religiose e il conseguente incameramento dei beni ecclesiastici. Seguendo lo sviluppo di questo storico passaggio di consegne tra la Chiesa e lo Stato, che a Roma è stato più drammatico e denso di significati che altrove “Italia. Viaggio nella bellezza” – in prima visione venerdì 25 settembre alle 21.10 su Rai Storia in occasione dei 150 anni della Breccia di Porta Pia – racconta il patrimonio architettonico e artistico delle chiese di Roma Capitale e spiega come alcuni di quei tesori artistici, ancora oggi di proprietà dello Stato italiano, siano tutelati e conservati dal Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno.
Nel documentario di Maura Calefati, che firma anche la regia con Marzia Marzolla e Agostino Pozzi, il viaggio comincia dopo Porta Pia, quando i conventi, monasteri, congregazioni si trasformano in scuole e ospedali, tribunali, caserme e manicomi, mentre per soddisfare le esigenze amministrative della nuova capitale vengono espropriati otto tra i più prestigiosi e storici edifici religiosi di Roma per trasformarli in Ministeri del Regno.
Anche le chiese vengono naturalmente annesse alle proprietà demaniali, ma con una sostanziale differenza rispetto ai conventi: vengono preservate con gran parte degli arredi e lasciate in uso agli stessi Ordini religiosi che continuano ad officiarle fino ai giorni nostri.
In questo periodo storico vengono soppressi gli Enti religiosi e nasce il Fondo Edifici di Culto, che ancora oggi tutela, conserva e valorizza il vasto patrimonio storico-artistico, costituito da oltre 830 chiese (settanta solo a Roma) con le importanti opere d’arte ivi custodite.
Ad arricchire la narrazione, gli interventi del Prefetto Michele di Bari, Capo Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno; del Prefetto Angelo Carbone, già Direttore del Fondo Edifici di Culto; di Alberto Melloni, storico della Chiesa; di Marco Pizzo, Direttore Museo Centrale del Risorgimento di Roma; di Daniela Porro, Soprintendente Speciale per Roma; e di Claudio Strinati, storico dell’arte.

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