Stasera in TV: Su Rai Storia (canale 54) “Italia. Viaggio nella bellezza”. L’eredità immateriale dei giochi tradizionali
Dal Lancio del Maiorchino a Novara di Sicilia, al gioco del Pallone del Bracciale di Treia, nelle Marche, fino ad arrivare al Zugo de l’Ovo di Sezano, in Veneto: giochi che affondano le loro radici in tempi antichi, e che grazie alla costanza e alla passione delle loro comunità vengono ancora praticati e insegnati alle nuove generazioni. Un’eredità immateriale raccontata da “Il patrimonio in gioco. L’eredità immateriale dei giochi tradizionali” di Brigida Gullo con la regia di Eva Frerè, in onda lunedì 6 settembre alle 22.10 su Rai Storia per la serie “Italia. Viaggio nella bellezza”.
Il racconto prende il via dal Tocatì di Verona, il Festival Internazionale dei Giochi in Strada, un evento speciale, una festa, un’Olimpiade dei giochi tradizionali. Dalla prima edizione, nel 2002, Tocatì, ha coinvolto molte realtà ludiche arrivando a ospitare, nelle giornate del festival, 50 giochi tradizionali italiani, europei ed extraeuropei per un totale di circa 300 giocatori. Un impegno che non si esaurisce nell’organizzazione e nello svolgimento dell’evento, ma che si traduce nell’opera minuziosa di ricerca e studio dei giochi tradizionali, portata avanti dall’Associazione Giochi Antichi nata contemporaneamente al Festival.
E l’Italia, capofila di una iniziativa che vede la partecipazione di altri 5 paesi europei, ha inviato all’Unesco la candidatura per l’iscrizione del Tocatì al registro delle buone pratiche di salvaguardia del patrimonio immateriale. Il gioco tradizionale è memoria, tradizione, linguaggio, è una grammatica universale, uno spazio che consente l’incontro del passato con il presente e come tale va infatti considerato patrimonio universale da proteggere e preservare per le future generazioni.
Nella puntata tra coloro che intervengono nella puntata ci sono Valentina Lapiccirella Zingari, del coordinamento patrimonio culturale immateriale dell’Associazione Giochi Antichi; oltre a Giorgio Paolo Avigo e Giuseppe Giacon, presidente e vicepresidente dell’Associazione; Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale; e Gherardo Ortalli, storico del Medioevo e direttore della collana di storia del gioco «Ludica».