Stasera in TV: Su Rai Storia (canale 5) "Il segno delle donne" - Chiara Lubich interpretata da Anita Zagaria Stasera in TV: Su Rai Storia (canale 5) "Il segno delle donne" - Chiara Lubich interpretata da Anita Zagaria
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Stasera in TV: Su Rai Storia (canale 5) “Il segno delle donne” – Chiara Lubich interpretata da Anita Zagaria

Stasera in TV: Su Rai Storia (canale 5) "Il segno delle donne" - Chiara Lubich interpretata da Anita Zagaria Stasera in TV: Su Rai Storia (canale 5) "Il segno delle donne" - Chiara Lubich interpretata da Anita ZagariaChiara Lubich, all’anagrafe Silvia, è la prima donna ad aver fondato un movimento cattolico: il Movimento dei Focolari, che al culmine della sua espansione arriva ad essere diffuso in 87 Paesi e a parlare in 22 lingue. Venerdì 30 aprile alle 22.10 su Rai Storia prosegue con Anita Zagaria – che dà voce e volto alla Lubich nella conversazione “impossibile” con Rachele Ferrario – il racconto de “Il segno delle donne”.
Il Movimento nasce a Trento nel 1943: Chiara Lubich e le sue amiche, a poco più di 20 anni, lasciano le famiglie per andare vivere in un piccolo appartamento tra sole donne, con lo scopo di occuparsi dei poveri e dei bisognosi. Il nome scelto, “Focolari” esprime proprio il concetto di accoglienza e calore familiare, riprendendo l’immagine della Sacra Famiglia. Ricevuta l’approvazione dal vescovo, nel 1948 Chiara Lubich si trasferisce a Roma, dove il Movimento incontra la politica. Negli anni ’60 Chiara Lubich fonda le prime “Mariapoli”, ossia i primi raduni, diventati sempre più numerosi anno dopo anno fino al costituirsi delle “Cittadelle” – la prima delle quali a Loppiano, vicino Firenze – in cui si vive un periodo di noviziato, rispettando i precetti del Movimento. Nel frattempo, l’opera di Chiara Lubich si va sempre più internazionalizzando: dopo l’Europa, si allarga all’America, all’Africa, all’Asia e all’Australia. Sostenuta dai pontefici – prima Pio XII, poi Paolo VI e Giovanni Paolo II – Chiara Lubich può allargare sempre più il dialogo interreligioso, viaggiando nel mondo e parlando alla comunità buddista in Giappone, e persino alla comunità musulmana, unica donna laica, bianca e cattolica a essere invitata nella Moschea di Malcom X, a New York. Degna di nota anche la grande amicizia che Chiara ebbe tutta la vita con Atenagora I, patriarca ortodosso dell’antica Costantinopoli. Nel 1991 inizia in America Latina l’avventura di “Economia di comunione”: a partire dal Brasile Chiara Lubich costituisce una rete tra aziende che scelgono di dare una parte dei loro utili ai poveri. Nel 2007 ad aderire al progetto sono 754 imprese, europee e sudamericane. Negli ultimi anni della sua vita, Chiara Lubich riceve una lunga serie di riconoscimenti e premi da parte di vari organismi internazionali, capi di Stato, chiese locali, università ed enti culturali, tra i quali spiccano il premio Educazione alla pace dell’Unesco nel 1996 e il premio Diritti umani del Consiglio d’Europa nel 1998.

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