Stasera in TV: Su Rai Movie (canale 24) omaggio a Pier Paolo Pasolini - Tre serate dedicate alla "Trilogia della vita" Stasera in TV: Su Rai Movie (canale 24) omaggio a Pier Paolo Pasolini - Tre serate dedicate alla "Trilogia della vita"
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Stasera in TV: Su Rai Movie (canale 24) omaggio a Pier Paolo Pasolini – Tre serate dedicate alla “Trilogia della vita”

Stasera in TV: Su Rai Movie (canale 24) omaggio a Pier Paolo Pasolini - Tre serate dedicate alla "Trilogia della vita" Stasera in TV: Su Rai Movie (canale 24) omaggio a Pier Paolo Pasolini - Tre serate dedicate alla "Trilogia della vita"Rai Movie dedica un importante omaggio alla figura di Pier Paolo Pasolini: poeta, scrittore, regista (ma anche pittore, saggista e giornalista), fu osservatore critico e appassionato dei cambiamenti nella società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni Settanta e resta tutt’ora una figura centrale ed emblematica del XX secolo. Il canale 24 del digitale terrestre proporrà tre terze serate del mercoledì dedicate alla cosiddetta “Trilogia della vita”. Si partirà il 10 febbraio alle 24.50 con “Il Decameron”. Il film è una reinvenzione di alcune novelle del Boccaccio che il regista e sceneggiatore ambienta a Napoli, accentuando le caratteristiche plebee e furfantesche dei personaggi e colorendone le sfrenatezze sessuali.
Il 17 febbraio va invece in onda “I racconti di Canterbury”, in cui Pasolini riduce per lo schermo le famose raccolte di novelle del Trecento. Di scena l’Inghilterra di Geoffrey Chaucer con i suoi pellegrini sulla via dell’abbazia di Canterbury per onorare la tomba di San Thomas Beckett. I racconti che narrano per ingannare la noia del viaggio sono ora drammatici, ora farseschi, ora teneri, ora grossolani. Ultimo appuntamento mercoledì 24 febbraio con “Il fiore delle Mille e una notte”. La versione pasoliniana della saga quattrocentesca delle Mille e una Notte è un intreccio di storie, narrazioni e racconti sull’amore in tutte le sue forme. Questa trilogia per Pasolini significava la ricerca, in un passato idealizzato, di quel vitalismo ancestrale e di quella sincerità umana dei quali, nell’era del consumismo post-boom, percepiva l’imminente estinzione.

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