Stasera in TV: Storie della TV. Su Rai Storia (canale 54) la tv dei ragazzi
L’offerta per bambini e ragazzi è sempre stata prioritaria per il Servizio Pubblico. Ed è cresciuta e cambiata nel corso del tempo. Una parabola ripercorsa, con la consulenza di Aldo Grasso, nell’appuntamento con “Storie della tv” in onda mercoledì 8 settembre alle 21.10 su Rai Storia.
Il pomeriggio della Rai Tv dagli anni ‘50 agli anni ‘90 è stato fortemente improntato ai programmi per i più piccoli, come già accadeva in radio. A metà degli anni ‘50 viene creata una piccola compagnia di attori alla Rai di Milano – tra i quali Cino Tortorella – che diventa un idolo dei bambini come “Mago Zurlì”. Tortorella dal 1959 presenta un festival canoro, lo Zecchino d’oro, sorta di Sanremo per i più piccoli, e la sua figura sarà presente per decenni, in una Tv dei ragazzi fiabesca e carica di buoni sentimenti. Come regista e autore Cino Tortorella inventerà nel 1961 “Chissà chi lo sa”, quiz tra scolaresche, che si protrae fino al 1972. La Tv di allora allestisce decine di sceneggiati pensati per i bambini.
Tra i titoli spicca “Giovanna la nonna del corsaro nero”, del 1961, o “Giocagiò”, un mito degli anni ‘60, acquistato dalla Bbc. Gli anni 70 vedono nuovi programmi dove i ragazzi sono protagonisti come “Spazio”, “Trentaminuti giovani”. A seguire, negli anni 80, vengono realizzati spazi come “3,2,1…contatto” con Paolo Bonolis e “Tandem” con Fabrizio Frizzi.
E mentre la tv commerciale rivoluziona il mercato per i ragazzi con l’importazione dei cartoni animati giapponesi, la Rai risponde con la creatività dei contenitori pomeridiani, come “Pista” “Big” “L’albero Azzurro” e la “Melevisione” e “Solletico”.