Stasera in TV: Speciale Tg1 e Rai Cultura – “Alighieri Durante, detto Dante” su Rai1
Un sonetto come un rap. E con un autore d’eccezione: Dante, anzi Durante Alighieri in persona. Perché, in fondo anche il Sommo Poeta era abituato a scrivere sonetti che sarebbero poi diventate canzoni. E può capitare anche oggi con due giovani rapper alle prese con il suo “A ciascun’alma presa e gentil core” e con la “complicità” del professor Alessandro Barbero che – a 700 anni dalla morte del più famoso dei fiorentini, nel 2021 – guida i telespettatori alla scoperta del Poeta nel film documentario di Rai Cultura “Alighieri Durante, detto Dante. Vita e avventure di un uomo del Medioevo”, scritto con Davide Savelli, per la regia di Graziano Conversano.
A Speciale Tg1 di domenica 3 gennaio, alle 23.30, su Rai1, un appuntamento per portare gli spettatori tra il 1200 e il 1300 e raccontare la vita di colui che è riconosciuto universalmente come il padre della lingua italiana, l’autore di uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale che ancora oggi continua a essere materia di studio per gli studenti delle scuole, di ricerca in ambito universitario, e fonte di ispirazione per artisti, registi, scrittori, musicisti, in tutto il pianeta: la Divina Commedia.
Il docufilm – con la “partecipazione straordinaria” di Giovanni Boccaccio, Dino Compagni, Leonardo Bruni, Giovanni e Filippo Villani, interpretati da un cast di attori – ricostruisce i primi 36 anni di vita di Dante Alighieri, dalla sua infanzia al momento dell’esilio da Firenze. Sono gli anni di formazione del giovane Durante, ovvero Dante, gli anni in cui incontra Beatrice, in cui combatte come cavaliere a Campaldino e in cui decide di entrare in politica. Gli anni di cui si dispone del maggior numero di fonti. E proprio partendo dalle fonti, gli autori hanno scelto di dare “voce e volto” a testimoni e biografi delle gesta del Sommo Poeta.
Ad impreziosire il racconto, inoltre, due “chicche” musicali: Dante, infatti, scriveva sonetti che sarebbero stati messi in musica e proprio per questo il docufilm ospita anche due giovani rapper, un ragazzo e una ragazza, che interpretano a modo loro, ma fedelmente, il sonetto “A ciascun’alma presa e gentil core”.
La narrazione del documentario è ambientata nel Castello medievale dei Conti Guidi, a Poppi (Arezzo), che ospitò Dante per un periodo del suo esilio, mentre le immagini che arricchiscono il racconto sono state girate nella sua patria, Firenze.