Stasera in tv Sciarada, il circolo delle parole
“Mappe e indizi di un pasticciaccio a Roma con Gadda”
Nell’anno in cui si celebrano gli anniversari di nascita e morte di Carlo Emilio Gadda (14 novembre 1893 – 21 maggio 1973), Rai Cultura propone “Mappe e indizi di un pasticciaccio a Roma”, in onda lunedì 13 novembre alle 23.00 su Rai 5, per “Sciarada, il circolo delle parole”. Un viaggio con Marco Vivio alla riscoperta dei luoghi e degli intrighi della capitale raccontati dall’Ingegnere in compagnia di Giorgio Pinotti, Paola Italia, Franco Farinelli, Massimo Popolizio, Mario Sesti, Arnaldo Liberati. La serie propone un percorso affascinante nei luoghi della scrittura, alla ricerca delle parole, delle immagini, delle storie che hanno ispirato alcune tra le pagine fondamentali del Novecento. Una guida originale per lettori viaggiatori.
Gadda ha segnato la narrativa del Novecento attraverso un impasto personalissimo di linguaggi diversi (dialetti, termini gergali e tecnici, neologismi) e un incessante stravolgimento delle strutture tradizionali del romanzo. È stato uno degli scrittori più originali di tutti i tempi anche per la satira della realtà contemporanea e per l’umorismo con cui stempera la pietà e la derisione per l’uomo moderno. Nella sua opera più celebre Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, utilizzando il genere giallo, in una fusione straordinaria di italiano, molisano e romanesco, descrive un ambiente affollato e concentrato di avvenimenti, cose, suoni, odori, un garbuglio che riflette la situazione oscura e feroce degli anni del fascismo in cui è ambientata.
Ingegnere di professione, svolse la sua attività scrivendo al tempo stesso per la rivista Solaria. Da Milano si trasferì a Roma dove collaborò a lungo con la Rai.
Secondo Calvino, Gadda «cercò per tutta la vita di rappresentare il mondo come un garbuglio, o groviglio, o gomitolo, di rappresentarlo senza attenuarne affatto l’inestricabile complessità, o per meglio dire la presenza simultanea degli elementi più eterogenei che concorrono a determinare ogni evento»