Stasera in TV: “Sapiens – un solo pianeta”. Transizione energetica tra ostacoli e nuovi modelli
È possibile immaginare una società senza combustibili fossili? Le energie rinnovabili saranno sufficienti a sostituirli? Il nucleare è una valida alternativa? L’auto elettrica inquina? Chi blocca la transizione energetica? Interrogativi al centro dell’ultimo appuntamento con “Sapiens – un solo pianeta”, in onda sabato 18 giugno alle 21.20 su Rai 3. Il modello di sviluppo economico, sociale e culturale dei Sapiens, è spinto, sostenuto e regolato, dall’energia: accendere una luce, riscaldare la casa o conservare un cibo, andare al lavoro, andare in vacanza, rilassarsi al mare o in campagna, sfogliando internet sul nostro telefono o tablet richiede energia. Tanta energia. Tutto ciò che si usa, tutto ciò che si fa, ogni cosa ha bisogno di energia. L’intero modello di sviluppo economico, sociale e culturale dei Sapiens, è da ripensare abbandonando l’attuale stato di dipendenza dalle fonti non rinnovabili, in favore di un più efficiente e meno inquinante mix di energie pulite e rinnovabili. Questo il tema che chiude il nuovo ciclo di puntate di Sapiens, un accorato appello di Mario Tozzi a rivedere la sete di energia che a partire dalla rivoluzione industriale è stata sempre crescente immettendo, con la continua estrazione e combustione di petrolio, carbone e gas, enormi quantità di Co2 nell’atmosfera. Da sempre grande sostenitore della transizione energetica Mario Tozzi lancia il suo atto d’accusa contro chi, pur sapendo, non si è fermato per contrastare in tempo utile gli effetti negativi della combustione degli idrocarburi sul Pianeta.
Tra le gigantesche pale del Parco Eolico di San Marco dei Cavoti, Sapiens racconterà nel dettaglio opportunità, criticità e prospettive delle fonti rinnovabili di energia: sole, vento, acqua ma anche nucleare e geotermia. Attraverso filmati documentaristici Sapiens ripercorrerà due eventi fondamentali nella storia delle fonti energetiche: la sfida sull’elettricità tra i geniali Thomas Edison e Nikola Tesla, e il drammatico incidente dell’11 marzo 2011, che portò al disastro nucleare, alla centrale di Fukushima.