Lo sviluppo e l’istituzione dei Califfati nell’area Medio Orientale: li ripercorre “Unità e diversità”, quinto appuntamento con “
Shuluq – Storie dal Medio Oriente”, il programma presentato da Marcella Emiliani, in onda martedì 11 giugno alle 19.00 su Rai Storia. L’episodio illustra anche i casi di comunità che si sono staccate dall’Islàm ufficiale, quello sunnita. Si parlerà in particolare della comunità sciita e all’interno di essa degli Ismaeliti, dei Fatimidi, della Setta degli Assassini, fino ad approdare al movimento Sufi che rappresenta l’ala mistica e popolare dell’Islàm, comune tanto ai Sunniti quanto agli Sciiti. Un percorso, quello tracciato da Quilici in questo episodio, che consente, anche dopo più di 40 anni dalla realizzazione del documentario, di “orientarsi” nel complesso panorama delle correnti e dei conflitti che popolano, al suo interno, la religione islamica.
Il profeta Maometto non ha mai amato né i regni né gli imperi: il suo capolavoro e la sua priorità era la comunità mussulmana, la umma, che ai suoi tempi era poca cosa: qualche decina di migliaia di fedeli nello scatolone di sabbia della penisola arabica. Dopo le grandi conquiste operate dai Califfi Ben Guidati, e una popolazione di fedeli che ormai si contava nell’ordine dei milioni, fu la dinastia della Ommaidi a trasformare il primo abbozzo dello Stato islamico in un grande Califfato ereditario. La grande storia dell’Islàm ha origine da qui.
Con circa 2.07 miliardi di fedeli, ossia il 25% della popolazione mondiale, l’Islam è la seconda religione del mondo per consistenza numerica (dopo il cristianesimo) e vanta il tasso di crescita più alto. Il 13% dei musulmani vive in Indonesia, che è anche il paese musulmano più popoloso, il 25% nell’Asia meridionale, il 20% in Vicino Oriente, Maghreb e Medio Oriente e il 15% nell’Africa subsahariana. Minoranze considerevoli si trovano anche in Europa, Cina, Russia e America.
Appuntamento assolutamente da non perdere.