Stasera in TV: Rai Storia: "Cesare Battisti. L'ultima fotografia". Ritratto di un uomo simbolo
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Stasera in TV: Rai Storia: “Cesare Battisti. L’ultima fotografia”. Ritratto di un uomo simbolo

Stasera in TV: Rai Storia: "Cesare Battisti. L'ultima fotografia". Ritratto di un uomo simbolo
Ritratto di un uomo simbolo

Dal 10 luglio 1916 al 12 luglio 1916: quarantotto ore per raccontare la vita di uomo, il tramonto di un impero e la fine di un mondo. La vita è quella del socialista trentino Cesare Battisti, ripercorsa come un viaggio in una terra di confine geografico, linguistico e culturale, dal documentario “Cesare Battisti. L’ultima fotografia”, di Clemente Volpini per la regia di Graziano Conversano, in onda mercoledì 3 novembre alle 21.10 su Rai Storia.
È la tragedia della Grande Guerra ad inghiottire l’esistenza di Cesare Battisti, un uomo e un simbolo in vita ma soprattutto dopo la sua morte; un martire per l’Italia, un traditore per l’Austria. Su di lui si è discusso e si continua a discutere ancora oggi, perché i simboli uniscono e dividono.
Il viaggio nella vita di Battisti contribuisce a far comprendere e a riscoprire, non solo un personaggio dimenticato, bensì un intero territorio, ora italiano un tempo austriaco, dove convivono culture e lingue diverse. “Guida” del viaggio è Alessandro De Bertolini, giornalista del Museo Storico del Trentino – la Fondazione che conserva l’opera di Cesare Battisti – che riflette sul concetto del qui e ora partendo da Battisti e dai suoi luoghi: Monte Corno, Trento, Ala, Bolzano, Verano, Innsbruck, sono le tappe salienti di un percorso che alla fine conducono ad un altro viaggio, quello dell’uomo che va incontro alla morte. Valorizzando il corpus fotografico della cattura, del processo e dell’esecuzione, il racconto del suo percorso, dal Monte Corno al Castello del Buon Consiglio di Trento. Un calvario che dura due giorni: Cesare Battisti viene catturato il 10 luglio e dunque giustiziato. Quello stesso giorno il boia Josef Lang – che si trovava a Vienna – riceve l’ordine di recarsi a Trento. Parte con il primo treno viaggiando tutta la notte. È il viaggio della giustizia austroungarica, del boia chiamato a giustiziare l’”alto traditore”.

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