Stasera in TV: Quando nacque la "Posta del cuore". Colette Rosselli e "Il Segno delle Donne"
 | 

Stasera in TV: Quando nacque la “Posta del cuore”. Colette Rosselli e “Il Segno delle Donne”

Stasera in TV: Quando nacque la "Posta del cuore". Colette Rosselli e "Il Segno delle Donne"
Colette Rosselli e Il Segno delle Donne

Colette Rosselli, illustratrice, scrittrice e pittrice, rivive nell’interpretazione di Sandra Ceccarelli nell’ultima puntata de “Il Segno delle Donne”, la docu-fiction coprodotta da Rai Storia – Anele, in onda martedì 2 novembre alle 22.10 su Rai Storia. Nata a Losanna nel 1911, Colette Rosselli inizia la sua carriera di illustratrice negli anni ‘40 pubblicando i suoi disegni per le riviste Harper’s Bazaar, Mademoiselle, Vogue e illustrando libri per bambini, alcuni dei quali scritti da lei stessa e considerati ancora oggi dei capolavori. Verso la fine degli anni ’50 comincia a scrivere libri di galateo e memorie, fino a quando Arnoldo Mondadori non le offre di tenere una rubrica settimanale sul bon ton. Nasce la “Posta del cuore”, vero e proprio manuale per imparare l’arte del comportarsi in società, che Colette firma con lo pseudonimo di Donna Letizia e che cura fino agli anni ‘80. Donna Letizia è per lei solo “un vestito da indossare”, come diceva la stessa Rosselli, per guidare gli italiani, attraverso le due risposte, in una società nella quale usi e costumi stavano cambiando repentinamente.  Nel sesto e ultimo appuntamento della docu-serie, Sandra Ceccarelli fa rivivere la personalità di Colette Rosselli rispondendo alle domande di Elena Stancanelli con parole da lei realmente usate in lettere, diari, colloqui con giornalisti e discorsi pubblici, portati alla luce dagli autori, con la consulenza della storica Silvia Salvatici. Per ripercorrere le tappe della sua vita e della sua carriera, il racconto si arricchisce di immagini inedite, filmati di repertorio e testimoni illustri, come il politico e dirigente sportivo Franco Carraro e sua moglie Sandrina, la saggista Francesca Allegri e Federica Depaolis, bibliotecaria dell’Università di Firenze.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *